Sorridi, che la vita ti sorride, dice il proverbio. Ciò è quello che sembra intendere il dottor Gil Greengross, psicologo e antropologo dell’Università del New Mexico, in un articolo pubblicato questa settimana sulla rivista “Psychology Today”.
Greengross si rifà a due studi, uno dell’anno scorso e uno appena svolto, che hanno preso in esame anche alcune foto sul popolare social network Faceb0ok, per capire lo stato psicologico attuale e futuro del soggetto.
Nel primo studio, gli scienziati hanno analizzato alcune foto dei partecipanti prese dall’annuario dell’università, e, dopo, altre loro foto dall’infanzia all’infanzia all’età adulta, per vedere se vi potesse essere una correlazione tra quanto sorridevano e la possibilità che, da adulti, divorziassero, e, in entrambi i casi, sono giunti alla conclusione che si poteva prevedere l’eventualità che queste persone divorziassero dall’intensità con cui sorridevano. Nella seconda ricerca, svoltasi più di recente, gli studiosi hanno esaminato alcune foto tratte da Facebook, per dimostrare che l’immagine di una persona che sorride da giovane può far prevedere una minore possibilità di divorzio da adulto e comporta una maggiore soddisfazione della propria vita.
Essi hanno riscontrato che l’intensità del sorriso di una persona in una foto di quando questa era al primo semestre dell’università poteva far predirre bene quanto uno sarebbe stato soddisfatto della propria vita 3 o 4 anni dopo, all’incirca poco prima della laurea.
Secondo il dottor Greengross, “I social network presentano una grande opportunità per studiare questi effetti su periodi di tempo più brevi”, perchè, ha spiegato, “Su Facebook, le persone mettono le loro immagini in scenari più naturali“.
La seconda ricerca era stata effettuata su 92 studenti universitari al quale era stato fatto compilare alla fine del primo semestre un questionario per valutare quanto erano soddisfatti della loro vita e delle loro relazioni sociali, che era stato nuovamente sottoposto loro alla fine dell’università, mentre gli studiosi rintracciavano le loro foto più recenti.
Al termine, il dottor Greengross ha spiegato che, in entrambe le ricerche, è stato notato che le donne sorridevano più degli uomini e con maggiore intensità, che sia per gli uomini che per le donne l’intensità del sorriso era correlata con la soddisfazione della vita che veniva riportata e con il livello di relazioni nei social network, e che da quanto le persone sorridevano si potevano ipotizzare cambiamenti nella soddisfazione della propria vita di lì a qualche anno. Secondo lo scienziato, la ricerca “è un altro segno che sorridere può avere un profondo effetto sulla tua vita, e più si sorride, meglio è“.
Greengross ha aggiunto inoltre che non è ancora chiaro se sorridere provochi di per sè questi effetti positivi, ma altri studi hanno dimostrato che se le persone vengono indotte a sorridere, saranno più felici e ciò cambierà il loro stato d’animo.
L.F.