Oggi si celebra la Giornata Mondiale contro le violenze sulle donne per sensibilizzare l’opinione pubblica verso un tema, purtroppo, estremamente attuale. Molti ricorderanno la ragazza stuprata circa un 1 mese fa nel sottopasso della stazione a Treviso, ma notizie come questa, sono oramai all’ordine del giorno.
Come spiega il noto sessuologo Vincenzo Puppo sulle pagine del giornale “La Stampa”, l’unico rimedio è educare i bambini al rispetto e all’umanità. Come fa notare, nonostante si parli da anni di globalizzazione, i concetti di “umanità” e di “essere umano” sono ancora sconosciuti. Le donne, infatti, ad ogni latitudine, continuano a ricevere soprusi, ad essere vendute, maltrattate, sfruttate, violentate, in nome di stereotipi senza senso.
Il dottor Puppo è fermamente convinto che non esistano reali differenze tra uomo e donna, sia a livello intellettuale, che comportamentale e sarebbe auspicabile smettere di fare distinzioni di sesso, partendo ad esempio, con il coinvolgere i maschi in attività ritenute da sempre una prerogativa femminile come le faccende domestiche, cercando in questo modo di responsabilizzarli proprio come si fa con le bambine.
Le vecchie abitudini, come recita un proverbio, sono dure a morire e in tutto questo c’è anche lo zampino dei media, che certamente contribuisce a veicolare una visione della donna come oggetto. Compito dei sessuologi, ma aggiungerei anche della famiglia, è insegnare all’amore e al rispetto reciproco, che deve essere un imperativo. Come spiega il dottor Puppo:
Si deve insegnare agli uomini che la masturbazione è normale a qualsiasi età, e che è una illusione pensare che staranno meglio dopo essere stati con una prostituta o con ragazzini/e o dopo aver violentato qualcuno: tutti gli uomini sanno che, dal punto di vista del piacere fisico, godono di più con la masturbazione, inoltre una volta eiaculato, con l’appagamento, si placano anche tutti gli eventuali istinti violenti.
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