Bambini iperattivi? I sintomi sono nel sonno

di Redazione 0

È importante dormire bene. Quando poi i protagonisti del sonno sono i bambini bisogna fare ancora più attenzione al fatto che possano riposare in modo giusto. Ma a volte ci si trova di fronte a dei piccoli troppo aggressivi, molto distratti o iperattivi. Bambini coinvolti in moltissime attività possono ricadere in problemi di respirazione notturna che complicano la situazione di precarietà della salute del piccolo. Come respirano i vostri bambini durante il sonno?

Innanzitutto, bisogna considerare il fatto che diagnosticare l’iperattività è molto difficile nei bambini. Infatti, i bambini iperattivi possono mostrare diversi sintomi. Ci sono coloro i quali hanno un alto livello di eccitabilità e dimostrano di essere molto energici o all’opposto di annoiarsi per qualsiasi cosa. Altro sintomo dimostrato può essere una scarsa concentrazione nelle attività di tutti i giorni o all’opposto esistono dei bambini che hanno un quoziente intellettivo oltre la norma e dimostrano di poter fare molte più attività rispetto a quelle che ci si aspetta dall’età che hanno. Secondo la dottoressa Bonuck dell’Università di Yeshiva ci sarebbe un modo per diagnosticare in modo tempestivo l’iperattività, ovvero attraverso i disturbi riscontrati durante il sonno. La ricerca è durata circa sei anni e ha dimostrato che l’iperattività di molti bambini è dovuta al fatto che questi non riescono a riposare bene durante la notte. Il respirare con la bocca, il russare o l’apnea notturna possono compromettere la salute del bambino comportando problemi socio-emotivi non trascurabili dovuti a deficit di attenzione e incapacità di pianificazione. Lo studio è stato condotto su due livelli. Da un lato, sono stati analizzati i bambini dai sei mesi ai sei anni durante il sonno. Dall’altro, i bambini di età compresa tra i quattro e i sette anni hanno dovuto compilare dei questionari che valutavano il loro grado di iperattività andando a considerare quali erano le difficoltà di attenzione, la tendenza ad assumere comportamenti aggressivi, e la possibilità di incorrere in patologie gravi come ansia e depressione.

 

 

Foto Credits | Strocchi su Flickr

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