Secondo gli ultimi dati comunicati dall’Istat in Italia salgono a 2,108 milioni i disoccupati. Per la maggior parte si tratta di uomini, anche se sono coinvolte 993 mila donne. Il dato più allarmante, però, riguarda le persone che pur non avendo un lavoro hanno perso la speranza di cercarlo e non ci provano più. Dal 2004, infatti, gli inattivi sono 2 milioni e 897 mila.
Rispetto agli altri Paesi Europei in Italia il tasso di inattività è pari al triplo e coinvolge maggiormente le donne. Come si può affrontare questa situazione? Come è possibile superare un momento molto difficile come quello che stiamo vivendo? Nel momento in cui si finisce di cercare un lavoro, cosa possono fare coloro i quali lo perdono? A questo proposito, vogliamo parlarvi di cosa accade quando un individuo perde il proprio lavoro. Con l’aiuto della dottoressa Donatella Mongera, Psicologa del Lavoro e Coach presso S&A Change, Società di Outplacement, possiamo capire che perdere il lavoro è un evento sconvolgente nella vita dell’individuo. La studiosa, infatti, ha dichiarato:
Nella mia esperienza ho notato che non tutti reagiscono alla perdita del lavoro allo stesso modo. C’è chi la vive in maniera relativamente positiva, perché proiettato nel futuro; ed è quindi pronto a gestire la perdita come un qualsiasi cambiamento della vita (cambio di casa, città, separazioni normali); e c’è chi invece la vive come un evento traumatico, paragonabile ad un vero e proprio lutto.
Non siamo tutti uguali e non tutti reagiamo allo stesso modo. La perdita del lavoro diventa traumatica in rapporto al ruolo che il lavoro riveste nella nostra vita. Se per l’individuo il suo lavoro riveste una grandissima importanza, legata a valori come il riconoscimento, l’identità, la sicurezza, la sua perdita potrebbe comportare un forte sconvolgimento. Affrontare la perdita del lavoro è un percorso difficile, legato fortemente alla personalità dell’individuo.
Foto Credits| enfad su Flickr
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