I lavoratori a rischio stress e burnout sono quelli che esercitano helping professions. Ma quali sono i tratti di personalità che sono correlati con la possibilità di essere esposti maggiormente al burnout?
Freudenberger seguendo una prospettiva clinica, sostiene che esso colpisca unicamente i cosiddetti super-achiever, persone che si impegnano sino in fondo in quello che fanno, lasciandosi coinvolgere intimamente e che contemporaneamente presentano un’immagine idealizzata di se stessi. Le persone colpite da burnout adottano delle strategie di difesa, come il distacco e il disimpegno, per mantenere questa idealistica percezione di sé. Una ricerca condotta da Jepson e Forrest, su un campione di insegnanti, ha messo in risalto come in situazioni dove l’elevata ambizione e motivazione si scontra con gli inevitabili stressors ambientali la percezione soggettiva dello stress aumenta. Sembra che i job stressors abbiano un impatto negativo soprattutto su quegli individui che sono motivati a sforzarsi per ottenere successo.
Cherniss pone l’accento sul ruolo di meccanismi difensivi inadeguati quali la negazione, unitamente alla bassa autostima, alla tendenza all’impulsività ed all’eccessivo bisogno di approvazione. Una ricerca condotta da Semmer ha evidenziato come bassi livelli di hardiness (intesa come resistenza individuale agli stimoli), ridotta autostima, un locus of control esterno, e uno stile di coping basato sull’evitamento costituiscono il profilo di un individuo esposto agli effetti negativi dello stress. I risultanti provenienti dalla ricerca sul burnout sono approdati alle medesime conclusioni, confermando questo profilo di personalità.
Bakker e collaboratori in uno studio recente studio hanno esaminato la relazione tra i Big Five e il burnout. Dalla ricerca emerge che il burnout è collegato alla dimensione del Neuroticismo che include tratti come ansietà, ostilità, depressione, self-consciousness e vulnerabilità. Secondo gli autori i fattori di personalità che predicono meglio il burnout sono Neuroticismo ed Estroversione. La tendenza a sottostimare la propria performance e la tendenza a reagire con autocritica in situazioni stressogene (Bolger, 1990; Heppner et al., 1995; McCrae & Costa, 1986; Van Heck, 1997) si è visto essere associati con un’elevata vulnerabilità a tutti i sintomi del burnout tra individui con punteggi alti sul fattore Neuroticismo.
Foto Credits| topgold su Flickr
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