Conversare al telefono, mandare sms, quando si è alla guida, sono le distrazioni che maggiormente sono collegate agli incidenti d’auto. Poco si sa, tuttavia, su un’altra fonte di distrazioni, questa volte interna, che spesso è causa di incidenti: i pensieri vaganti o le preoccupazioni del conducente.
Ricercatori francesi, hanno analizzato i dati di circa 1.000 incidenti giungendo alla conclusione che circa la metà di tutte le collisioni prese in considerazione potevano essere determinate dai pensieri vaganti o dalle preoccupazioni di chi, al momento dell’impatto, guidava. Con il termine “mente vagante” gli autori dello studio descrivono l’attività che svolge una persona nel momento in cui pensa a cose estranee rispetto a quello che sta facendo in quel momento. Tali attività della mente spesso si verificano quando siamo impegnati in attività ripetitive o durante il riposo.
Secondo Emmanuel Lagarde, ricercatore senior presso l’Istituto Nazionale di Ricerca Salute e Medicina all’Università di Bordeaux, alcune persone hanno una maggiore tendenza rispetto agli altri a distrarsi con pensieri vaganti, si pensi soprattutto agli automobilisti che soffrono di disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) o a quelli che assumono farmaci. Legard e collaboratori hanno intervistato, al pronto soccorso, circa 1.000 conducenti adulti feriti in incidenti stradali tra aprile 2010 e agosto 2011. Obiettivo dei ricercatori era quello di valutare i pensieri dei pazienti prima dell’incidente e se questi potevano distrarlo, inoltre hanno preso in considerazione variabili come le condizioni del traffico, il rispetto delle regole stradali, il livello di alcool nel sangue e lo stato emotivo prima dell’incidente.
Dall’analisi dei dati è emerso come il 52% degli automobilisti ha ammesso come poco prima dell’incidente la loro mente era impegnata in pensieri vaganti ed il 13% ha dichiarato come questi pensieri fossero altamente distaenti. Questa intensa attività della mente vagante aumentava la percentuale di essere coinvolti in incidenti del 13%.
I dati forniti da questa ricerca fanno sicuramente riflettere e pongono una sfida a chi è impegnato a garantire una maggiore sicurezza sulle strade. Oltre a pensare a limitare l’uso del telefono cellulare bisognerà provare a pensare, anche se non appare semplice, come scongiurare gli incidenti causati da mancanza di concentrazione ed attenzione durante la guida.
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