Litigi e conflitti tra fratelli possono portare a depressione ed ansia influendo sulla loro saluta emotiva, secondo i risultati a cui è giunta una ricerca condotta da un gruppo di psicologi dell’Università del Missouri.Nello specifico, secondo quanto dichiarato da Nicole Campione-Barr, assistente professore in scienze psicologiche al “College of Arts and Science”, quando i conflitti sono causati da una violazione dello spazio personale o della proprietà sono associati, un anno più tardi, ad una maggiore ansia e bassa autostima. Diversamente, quando i battibecchi sono causati da questioni relative a uguaglianza o equità sono correlati, sempre un anno dopo, a sintomi caratteristici della depressione. La professoressa Campione-Barr sostiene, in accordo con altre ricerche condotte in precedenza, che in talune circostanze l’intervento dei genitori volto a sanare un conflitto tra fratelli in età adolescenziale può essere dannoso.
La ricercatrice suggerisce, altresì, di fissare delle regole che possono aiutare i fratelli a rispettarsi reciprocamente ed a ridurre la frequenza dei conflitti. Viene consigliato, per esempio, come forma di rispetto della privacy, di bussare prima di entrare nella camera del fratello, di stabilire dei limiti di tempo che valgano per tutti al fine di ridurre i conflitti per l’equità. Anche se in una famiglia un adolescente non possiede una stanza propria, devono essere create le condizioni affinchè egli abbia il suo spazio personale. Qualora le interazioni conflittuali tra fratelli sono tali per cui sono presenti anche forme di violenza, la professoressa suggerisce di rivolgersi ad un professionista in grado di fornire una consulenza efficace in merito a tale problematica.
Il limite di questo studio è certamente quello di essere limitato ad una popolazione di bianchi americani, di classe media. Persone appartenenti ad altre culture o classi economiche, infatti, potrebbero avere rappresentazioni diverse rispetto a concetti come la privacy, l’equità ed il benessere emotivo. La professoressa Campione-Barr ritiene che
“Il prossimo passo nella nostra ricerca sarà quello di esaminare gli aspetti positivi dei rapporti tra fratelli adolescenti e genitori. Relazioni familiari forti e sane sono immensamente utili più tardi nella vita., Ad esempio, ci sono cose che le persone dicono ai loro fratelli che non direbbero mai dire ai loro genitori, o forse anche agli amici. Attualmente stiamo studiando la rivelazione ed i livelli di fiducia tra genitori, fratelli e coetanei.”
Foto Credits | LoJoLu Photography on Flickr
lanciadany 22 Marzo 2013 il 19:49
Proprio cosi. Ho vissuto in America per parecchi anni ed ho potuto constatare che i sondaggi vengono fatti per etnie e per gruppi molto ristretti che quindi non riflettono la maggioranza delle persone, in quanto sono basati su campioni.