Scoperto legame tra apnea del sonno, ADHD e problemi di apprendimento

Secondo una recente ricerca, l’apnea ostruttiva del sonno, una  sindrome che è classificata all’interno dei disturbi respiratori nel sonno (SDB), è correlata a diversi problemi comportamentali e di adattamento in età evolutiva, nonché a difficoltà legate all’apprendimento. Secondo Michelle Perfect, uno degli autori principali dello studio, psicologo all’University of Arizona, il personale scolastico deve prendere in seria considerazione tale possibilità, e cioè che i disturbi respiratori del sonno hanno un ruolo non trascurabile nel determinare il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), disturbi emotivi e problemi di apprendimento.

Questo studio pubblicato sul numero di aprile della rivista Sleep e denominato Tucson Children’s Assessment of Sleep Apnea Study (TuCASA), ha elaborato i dati longitudinali di una coorte raccolti in un periodo di cinque anni. Alla ricerca hanno partecipato 263 bambini ispanici e caucasici, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni di età, allo scopo di determinare quanto la presenza di disturbi respiratori nel sonno potesse incidere sul loro funzionamento neuro-comportamentale, valutato attraverso la somministrazione di una specifica batteria di test standardizzata.

Dall’analisi dei dati è emerso come le possibilità di avere problemi comportamentali erano significativamente superiori per quei bambini che durante lo studio avevano manifestato sia un’apnea del sonno di tipo incidente che persistente. Rispetto a chi non aveva avuto tali problematiche legate al sonno, i bambini con SDB avevano una maggiore probabilità di avere genitori che segnalavano problemi in aree quali iperattività, attenzione, comportamenti distruttivi, comunicazione, competenza sociale. Quelli con apnea del sonno persistente, inoltre, venivano anche segnalati per problemi legati all’ apprendimento e per aver ottenuto dei voti bassi a scuola.

Secondo l’American Academy of Sleep Medicine  l’apnea ostruttiva del sonno si verifica in circa il due per cento dei bambini, i quali generalmente hanno tonsilli ed adenoidi più grandi rispetto ai pari età. Uno dei trattamenti efficaci dell’apnea consiste nella rimozione chirurgica delle tonsille e delle adenoidi.

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