Constateremo un dato di fatto forse, ma scommettiamo che quando la tristezza avvinghia i suoi tentacolo su di te, ascoltare la musica si rivela un po’ come una terapia: ovvero ti fa stare se non bene…meglio. Ovviamente non vogliamo spacciare l’ascolto della musica come panacea di tutti i mali di origine psicologica, ma ammettiamolo: fa stare meglio.
Tutti noi lo abbiamo sperimentato almeno una volta e quasi sempre con il nostro cantante/gruppo preferito. Talvolta sono le parole a far cliccare quel meccanismo dentro di noi, talvolta è l’effetto calmante della voce dell’artista che sembra lavorare quasi sulla nostra attività neurale portandoci una sensazione di benessere capace di combattere anche lo stress più pesante. Diciamocelo, spesso la musicoterapia in ambito psicologico e sentimentale non è sfruttata abbastanza.
Lo ripetiamo, non è sicuramente in grado di curare eventuali patologie, ma può rivelarsi un perfetto antistress da “consumare” subito quando la tristezza per qualsiasi motivo ci attanaglia rendendoci difficile il proseguire nel corso della giornata. Questo potere curativo della musica spesso lo diamo per scontato e non dovremmo farlo assolutamente. Se ce lo concedete vorremmo entrare un tantino più nello specifico chiedendovi quali tipi di musica hanno più effetto su di voi. Per esperienza personale, chi vi scrive si sente meglio con delle canzoni d’amore o estremamente melodiche quando si sente ferita nei sentimenti di qualsiasi tipo. Mentre quando sono stanca, prediligo pezzi ritmati che siano in grado di darmi la carica in maniera netta. Come se con il loro ritmo battessero la tenuta della mia ricarica psicofisica. Quando invece è lo stress a vincere, non è il ritmo ma la voce che si fa importante. In quel caso la scelta musicale ricade assolutamente sulla voce che preferisco in assoluto, in grado in qualche modo di aiutare a sciogliere i nodi tensivi. E per voi come funziona? Quale è la “vostra” musica?
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