Smettere di fumare è una delle azioni che più mettono a dura prova la resistenza di una persona. Secondo uno studio recentemente condotto negli Stati Uniti la rabbia, questa spregevole emozione difficile da gestire, potrebbe riuscire a convincere più persone ad interrompere questo vizio, rispetto ad altri stimoli.
Può la rabbia che tanto noi tentiamo di contenere essere utile? La risposta sembra essere positiva, a patto però che per noi rimanga uno stimolo visivo. Approcciarci arrabbiati alle sigarette non ci aiuta ad abbandonarle. A differenza della visione di spot pubblicitari che invitano a smettere di fumare sfruttando la rabbia nei propri messaggi. Il campione utilizzato per lo studio dagli scienziati della Dartmouth College’s Geisel School of Medicine e della Cornell University per provare la loro tesi era composto da 100 studenti universitari volontari i quali sono stati sottoposti alla visione di spot creati appositamente dai ricercatori per invitare allo stop al fumo attraverso l’utilizzo di diverse emozioni.
E quello che è apparso immediatamente evidente, anche analizzando poi successivamente le reazioni emotive, è stato che gli attori che esprimevano rabbia ed invitavano in tal modo a smettere di fumare ottenevano sui ragazzi un maggiore appeal rispetto a coloro che puntavano sulla tristezza o emozioni simili. Fumare è deleterio per la salute e l’apprendere che un approccio di questo genere sembra essere efficace, almeno in parte sulla popolazione, potrebbe portare a dare vita a campagne antifumo meglio strutturate e capaci di lasciare il segno sulle persone. A quanto pare la rabbia non è sempre un sentimento negativo.
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