Oscar Wilde e George Bernard Shaw dicevano:
Esistono due tragedie nella vita: una è non ottenere ciò che si desidera, l’altra è ottenerla.
La prima parte della citazione è molto chiara, la seconda apre un crocevia di dubbi e incertezze. Di getto verrebbe da dire che non è né vera e né possibile. Riflettiamoci. Siamo cresciuti con le favole, in cui c’erano due gruppi di persone ben distinte: i belli e buoni e i brutti e cattivi. Il bianco e il nero, il giusto e lo sbagliato. Una visione troppo semplicistica e dicotomica, perché quando cresciamo, ci accorgiamo che la vita è piena di enormi sfumature di grigio e poche cose sono etichettabili con il bianco e il nero.
Allora come nelle fiabe ritorniamo al punto di partenza: davvero ciò che abbiamo sempre desiderato all’improvviso assume i contorni di una tragedia? Dipende, direte voi. Vero, ma io sto scrivendo e non mi posso celare dietro a un dipende. Se lo facessi, non leggereste più ciò scrivo e probabilmente consultereste un altro blog.Ottenere ciò che abbiamo sempre desiderato ci spaventa per due motivi. Il primo perché dopo aver raggiunto un obiettivo sperato, c’è la possibilità di sentirsi vuoti, senza più nulla per cui combattere. Il secondo perché dopo aver raggiunto un obiettivo sperato, abbiamo paura di perdere ciò che il cuore ci ha fatto desiderare. Ci spaventa che il principe possa tramutarsi in un ranocchio. Mentre cerco di tramutare i miei pensieri in parole, mi viene in mente che sono proprio le cose belle in sé a incuterci tanto timore.
Temiamo di essere travolti dalla dirompente forza della bellezza. Temiamo di non essere all’altezza della sua grandiosità. Tutto questo, però, non deve impedire di raggiungere le cose belle. Cosa ne possiamo sapere? Prima o poi ci trasformeremo in un principe, cavalcheremo un destriero bianco e riusciremo a sconfiggere l’orco che è in noi…