In Italia, è stato doppiato principalmente da Pino Locchi, conosciuto per aver prestato la sua voce ad attori del calibro di Sean connery, Roger Moore (in particolare nella serie di pellicole su James Bond) e di Terence Hill. Raramente è stato doppiato da Massimo Turci. Non sapete di chi sto parlando? Vi do altri indizi: è nato a Tupelo l’8 gennaio 1935 e morto a Memphis il 16 agosto 1977. Non avete ancora capito? E’ l’ultima notizia che vi dò, se non vi viene nessuno in mente, studiate la storia della musica mondiale, è il re del rock and roll. Si è proprio lui, Elvis Presley. Ecco le sue tre pelle di saggezza per vivere una vita felice:
- Non affogare con i problemi. Quando tutto gira storto, non andategli dietro, reagite! Come esseri umani abbiamo sempre una scelta. Davanti alle difficoltà c’è chi reagisce e tenta di superare il momento difficile e c’è chi, invece, si abbatte e si scoraggia. Quest’ultimi entrano in una spirale di negatività, che li porta a piangersi addosso e assumere il ruolo di vittima;
- Capire attraverso l’esperienza. Dobbiamo trarre tutti gli insegnamenti possibili dal nostro vissuto e ricordare che sbagliare è umano. Dobbiamo, soprattutto, ricordare i nostri errori e non puntare il dito contro chi non è riuscito nel suo intento. È facile cadere nella trappola di criticare tutto e tutti. Mai cosa più sbagliata. E lo è ancora di più criticare senza conoscere le situazioni in questione. E’ facile stare comodamente seduti sul divano e dispensare giudizi sulle azioni altrui;
- Affrontare la verità. Non bisogna chiudere gli occhi davanti alla verità. La verità va affrontata a viso aperto. Si è vero, è difficile, ci sono verità che non vogliamo vedere, ma questa resistenza va superata. Bisogna armarsi di buon senso e capire che girare la testa dall’altra parte non serve, perché tanto la forza d’urto della verità prima o poi ci travolgerà.
Si è vero vi avevo detto che non avrei dato altre notizie, ma questa non posso tenerla per me. Il secondo nome di Elvis Presley è Aaron, almeno così è scritto sul suo certificato originale di nascita. Anche se, a lui quella doppia a proprio non andava giù e quando firmava qualche documento, mettendo anche il secondo nome, scriveva Aron. Aron, infatti, è stato il secondo nome, con cui si è firmato sul suo certificato di nozze, così come pure sulla borsa che usò durante la leva militare.