Propositi per il nuovo anno, si o no? Quando ci si trova a vivere l’inizio di un nuovo ciclo, una delle prime cose che si tende a fare è mettere giù una lista dei propositi per il nuovo anno: ci si impone il da farsi per i seguenti 12 mesi. Ma è cosa buona?
Quello che spesso si tende a non pensare quando si parte con i buoni propositi per l’anno nuovo è che una lista di questo genere provoca comunque nelle persone una certa ansia dettata dalle aspettative: un fattore che dovrebbe essere evitato se si è vittime di una certa instabilità emotiva. E’ vero che nella maggior parte dei casi questi obiettivi vengono stabiliti amichevolmente con se stessi. Ma è altrettanto reale che talvolta le persone rischiano di rimanere schiacciate dal peso di questi buoni propositi che, invece di portare a qualcosa di positivo, finiscono per essere l’ennesimo modo in cui l’individuo diventa carnefice di se stesso.
E tra i buoni propositi per il nuovo anno dovrebbe proprio esserci l’evitare di divenire vittime di se stessi. L’autostima è basilare per sentirsi bene e per stare in pace con gli altri: e se questo significa evitare di mettere nero su bianco quello che si “deve” raggiungere nell’immediato futuro… ben venga. Ci si possono comunque dare piccoli obiettivi lungo la via che non apportino ansia ma che consentano allo stesso modo di tracciare un percorso. Buoni propositi? Solo se si è in grado di gestirli senza renderli un’ulteriore fonte di stress.