Mangiare in compagnia per abbattere lo stress e per rendere più forti i legami famigliari. A spiegarcelo sono due studi presentati recentemente a Milano.
L’importanza del mangiare in compagnia
Dove? Nel corso del ciclo di incontri “Let’s talk about food and Science” promosso dal gruppo Barilla. Si è trattata di un’occasione che ha consentito di poter discutere su come il mangiare in compagnia possa rivelarsi foriero di benefici per la nostra psiche.
Uno degli studi, condotto dall’università del Minnesota e presente sulla rivista di settore Family, System and Health, ha sottolineato come chi si trova a mangiare in compagnia racconta di essere meno succube dello stress. E di trovarsi al margine del pasto di umore meno brutto per tutto il resto del giorno. Un dato riscontrato come particolarmente valido per gli intervistati italiani e tedeschi per quel che riguarda lo stress e per americani e tedeschi per ciò che riguarda l’umore nel corso della giornata.
All’interno dello studio è stato possibile, inoltre, riscontrare come condividere pasti porti a un rafforzamento delle legami sociali e all’intrattenimento di nuovi. Insomma, mangiare in compagnia possiede decisamente peculiarità interessanti rispetto al desinare in solitaria. È stato anche notato come, non di rado, il mangiare in compagnia porti le persone a essere più social oltre che più sociali.
Il desinare condiviso sembra essere una delle occasioni più sfruttate per pubblicare sui social network i piatti che si stanno per mangiare.
Utile anche contro le malattie del corpo
Crescita del ruolo dei social a parte un ulteriore studio, questa volta condotto in Italia, ha mostrato come al mangiare in compagnia possa essere correlata una minore presenza di malattie cronico degenerative. Al contrario, insieme si riuscirebbe a godere di un maggiore benessere psicologico riflettente sulla longevità generale.
In questo caso lo studio è stato condotto da Elisabetta Bernardi dell’Università di Bari e da Francesco Visioli dell’Università di Padova. La loro ricerca, pubblicata all’interno della rivista Nutrition Research spiega come le risposte infiammatorie, la pressione sanguigna, la produzione di cortisolo e la frequenza cardiaca siano correlate direttamente a longevità, salute e felicità. E di come la convivialità aiuti a tenere sotto controllo tutti questi valori.
Se mangiare insieme ci aiuta a combattere lo stress e ci consente di tenere lontano da noi lo spettro di malattie croniche, perché non lo facciamo di più? Il confrontarsi, dal punto di vista psicologico, può risultare uno strumento ottimale per raggiungere ottime condizioni psicofisiche.
Mangiare in compagnia o mangiare da soli? Di certo abbiamo abbastanza dati da confrontare per intuire che la prima possibilità dovrebbe essere quella di elezione.