La ricerca effettuata tra le Università di Oxforx e quella del Tennessee tenutasi a Knoxville, ha tenuto conto del comportamento definito “egoistico” basandosi sull’impatto di geni. Gli esami sono stati effettuati sull’impatto che i geni attraverso l’imprinting genomico (la dichiarazione della provenienza), creano quel determinato comportamento.
Infatti, sembra che secondo questi dati l’espressione caratteriale dei geni sia differente a seconda se questi siano stati trasmessi dalla mamma o dal papà. La scoperta di questa ricerca, sembra dimostrare quanto i geni di provenienza materna portino ad un conflitto con quelli paterni nel caso dei rapporti con gli altri. I geni al femminile, da parte di mamma sembrerebbero essere quelli che tendono a stimolare i comportamenti egoistici, mentre quelli da parte di padre stimolano di gran lunga di più i comportamenti altruistici.
Andy Gardner, autore dell’articolo sullo studio pubblicato da Evolution, ha dichiarato che: “Quando le donne si disperdono maggiormente rispetto a gli uomini, come sembra essere stato il caso dei nostri antenati, ciò comporta che si è maggiormente legati a chi ci circonda attraverso la linea paterna che attraverso quella materna. Ciò determina conflitti nell’ambito del comportamento sociale: i geni paterni dicono di essere disponibili nei confronti dei vicini, mentre quelli materni tentano, come un demone appollaiato sulla spalla, di renderci egoisti“.
Prima di questo studio, la “colpa” della mutazione di questi geni era stata attribuita ai disturbi della crescita durante la prima infanzia, oltre che ai possibili disturbi neuropsichiatrici dell’adolescenza. Secondo Gardner invece, la rivelazione importante della loro ricerca è che proprio nell’espressione popolare che “qualcuno sta combattendo i propri demoni”, ci sia una sorta di comportamento psicologico che istiga a voltarsi in modo molto egoistico basandosi sugli assunti della nostra costituzione genetica. I geni in conflitto tra altruismo ed egoismo, vedono vincere l’egoismo in chi li ha acquisiti più prepotentemente da madre.