La felicità è soggettiva? E’ possibile spiegarla? E rendere ‘concreta’, ‘a parole’, un sentimento così intimo e indefinile? Ebbene parrebbe proprio di si. Infatti ora la felicità – cosa inimmaginabile fino a qualche anno fa – diventa materia scolastica.
Un importante liceo inglese dunque dedicherà ai ragazzi della scuola, una lezione a settimana riguardo questo argomento. Il singolare esperimento, avrà tra le materie di lezione, per i propri allievi dai 14 ai 16 anni, ‘lezioni di felicità e psicologia positiva‘.
I corsi partiranno dal prossimo anno, lo scopo principale, è quello di aiutare e quindi supportare gli adolescenti nelle difficoltà quotidiane, soprattutto dare loro gli strumenti per difendersi e non farsi ‘fagocitare’ da una società che li spersonalizza, ossessionata com’è dalla celebrità e dai beni materiali.
Gli insegnanti del Wellington College a Crowthorne, nel Berkshire, verranno preparati in psicologia positiva da Nick Baylis, uno psicologo dell’università di Cambridge, in modo tale che in seguito, i docenti, potranno tenere una lezione a settimana in questa materia.
Intervistata dal Times, Baylis ha sostenuto che
La psicologia positiva è una ramificazione relativamente nuova della scienza mirata a insegnare alla persone come vivere una vita prospera.
Ma come si svolgeranno le lezioni? Saranno integrate con altre materie ? Proprio per dissipare ogni dubbio, ci viene in aiuto Anthony Seldon, il preside della scuola, il quale ha spiegato che tali lezioni, avverranno nelle stesse ore e saranno dunque complementari a quelle di religione, dichiarando:
Secondo me il lavoro più importante di una scuola è quello di formare i ragazzi affinchè diventino adulti felici e dalla personalità solida. La celebrità, i soldi ed i beni materiali sono spesso considerati importanti dai ragazzi, ma in realtà non sono le cose che ci rendono felici. I nostri giovani hanno bisogno di imparare che anche se una società diventa più ricca, non necessariamente diventa anche più felice.