Di sicuro l’ambiente domestico e il suo arredamento e quindi se questo sia ordinato o meno e se per questo abbiamo una particolare cura per i particolari o se gli preferiamo uno stile minimalista, racconta molto di chi vi abita.
E’ possibile dunque capire ciò che siamo e ciò che vogliamo da noi stessi e dagli altri, semplicemente se guardiamo ed indaghiamo attentamente ciò che abbiamo attorno.
Una cattedrale ad esempio o un vecchio edificio raccontano tanto di noi e dell’ambiente che ci circonda.
Se ciò che passa attraverso i nostri occhi è in un modo, in realtà alla nostra mente arrivano anche altre informazioni. Ci commuove la storia di quella cattedrale o di quel palazzo e cosi fantastichiamo sulla personalità di chi lo ha edificato, dato il suo significato, vissuto e dandoci sensazioni profonde e che vanno ben oltre lo sguardo.
Ed è anche questo il motivo per cui affermiamo che certi edifici posseggono un’anima. E della nostra abitazione? E’ possibile dire altrettanto? Cosa rivela di noi stessi che ignoriamo? Spiega Enrica Beringhelli, psicoterapeuta e psicoanalista
La psicoanalisi ci ha insegnato che quello che facciamo non dipende unicamente dalle nostre scelte consce: un suggeritore invisibile, l’inconscio appunto, indirizza le nostre decisioni e i nostri comportamenti e, di conseguenza, le nostre scelte. Ma l’inconscio non è “libero”: deve fare i conti con il “Super- io” che, in sostanza, è la somma delle proibizioni che abbiamo dovuto accettare e fare nostre e, che è preposto al controllo del comportamento. Tutto questo complesso intreccio di elementi consci e inconsci e la presenza del Superio si riflette nelle cose di cui ci circondiamo grazie a un meccanismo, tecnicamente definito di “proiezione”. Ecco perché la casa, il suo arredamento rivelano la nostra personalità molto più di quello che immaginiamo o che ci piacerebbe credere.