Formatore si nasce o si diventa? Si nasce e si diventa. Improvvisare un lavoro è nello stile e metodo di molte persone, ma quando si a che fare con la psicologia è bene stare attenti. Può accadere che vi sentite portati a aiutare e consigliare chi è in difficoltà nella vita e nel lavoro, ma per insegnare strategie, occorre studiare. Se avete una laurea o una specialistica in materie di formazione, umanistiche o comunicazione è un punto a vostro vantaggio.
Se non siete laureati potete iscrivervi a corsi specifici che vi aiutano ad acquisire nozioni, conoscenze, basi e ad avere degli attestati di partecipazione che vi riconoscono comunque come studenti di formazione. In Italia ancora non c’è un vero e proprio albo, ma la professione è molto apprezzata, anche se il vero decollo deve arrivare, questo anche a causa della forte crisi economica che stiamo subendo.
I guadagni possono essere elevati solo se si dimostra serietà, qualità e professionalità. Intanto potete: associarvi all’AIF, associazione italiana formatori, e certificarvi seguendo tutte le procedure che vi saranno richieste; frequentare corsi di formazione professionale garantiti dall’ Unionformazione, associazione sindacale datoriale delle società che progettano e gestiscono programmi di formazione.
È’ importante capire bene che tipo di corsi volete seguire e in che argomenti vi volete specializzare, se sul settore business o formazione personale. La figura del formatore è una novità che nel nostro paese è ancora tutta da scoprire e tutta in salita, dato che purtroppo non si è creata e sviluppata un’adeguata ideologia, ma se sarete bravi nel vostro lavoro, il successo arriverà presto.
Se volete diventare formatore, prima di tutto dovete dimostrare i risultati concreti su voi stessi e poi manifestarli agli altri creando stimoli positivi e di azione. Il campo di battaglia è tutto vostro, e state attenti a non rovinarvi l’immagine, sarebbe scomodo per continuare ad essere credibili in ciò che dite e fate.
Commenti (1)