Si può tranquillamente sostenere che ancor prima che la storia di un uomo è la narrazione di un naso che la fa da “padrone” ed è infondo l’unico grande protagonista in questo quarto appuntamento di Save the Story.
Grandi e proficui scrittori, storie intense, immortali e che hanno creato, definito la morale e il gusto contemporaneo . Dopo le prime tre uscite (meritano davvero di essere citati: Alessandro Baricco con il Don Giovanni, Umberto Eco con i Promessi Sposi, Stefano Benni con Cyrano), è la volta di Andrea Camilleri che si cimenta, riuscendo felicemente con il naso di Nicolaj Gogol’.
L’imperituro ( e molto amato da chi scrive) capolavoro della letteratura russa dell’Ottocento viene così scritto, “rimaneggiato” e adattato in un linguaggio che risulti fluido, scorrevole e di facile fruizione anche ai piccoli lettori che da poco si sono avvicinati ai grandi classici.
Andrea Camilleri è senza dubbio, uno dei nostri migliori narratori, anzi “raccontatori”, possiede un humor sottile (ma non serioso e soprattutto mai cinico) da gentiluomo di un tempo e ha un incredibile fascino comunicativo presente davvero in pochissimi.
Il romanzo è lungo ben dieci capitoli, illustrati e facilmente comprensibili, il geniale e saggio “papà” del commissario Montalbano, da vero “scafato cicerone”, saprà infatti condurre tutti, bambini e no nelle strade misteriose e intricate di San Pietroburgo, per seguire le vicende di un signore confuso e che ha smarrito il suo naso.., tra ingiustizie sempiterne (sarebbe più giusto definirle eterne invece), prepotenze, fissazioni, egoismi, avarizie, miserie, rituali e intramontabili servilismi borghesi.
E’ dunque “materia incandescente”, non scevra dalla riflessione profonda ed animata da una forte tensione civile ed emotiva, cosa che non è assolutamente estranea all’animo di Camilleri, anzi piuttosto “di casa”, avendo riempito di travagli sociali e istanze di giustizia i suoi gialli. Ora il miracolo si ripete e ci incanta con esplorando Gogol.