La mancanza di concentrazione nel corso di una giornata lavorativa particolarmente stressante è un tarlo che, chi più chi meno, si ritrovano prima o poi a dover affrontare in molti. La caffeina, in questi casi, è sempre stata considerata un valido alleato per ritrovare le forze mentali e rimanere lucidi e svegli ancora un altro po’. Numerosi studi, però, hanno ammonito sugli effetti sulla salute di un consumo eccessivo di bevande a base di caffeina.
Lasciando per un attimo da parte le implicazioni sull’organismo, occupiamoci della parte che interessa chi la utilizza per concentrarsi al meglio quando è stanco. Funziona o meno contro lo stress?
Dipende. E ancora una volta la differenza è di genere perché donne e uomini reagiscono diversamente alla sostanza. In questo caso in modo addirittura opposto.
La ricerca si sta sempre più concentrando sulle differenze di genere, che si tratti del trial di farmaci piuttosto che di diversi sintomi della stessa malattia nei due sessi o ancora dei meccanismi cerebrali. Per quanto riguarda gli effetti della caffeina contro lo stress, a parlarne è un recente studio pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica Journal of Applied Social Psychology.
Ad effettuarlo un’équipe di studiosi dell’Università di Bristol che ha scoperto che la caffeina aiuta effettivamente le donne a lavorare meglio e ad essere più produttive, consentendogli di svolgere i compiti loro assegnati con più rapidità. Lo stesso purtroppo non avviene per gli uomini nei quali la caffeina, al contrario, avrebbe l’effetto di far perdere ulteriore lucidità nei momenti di forte tensione e pressione sul lavoro.
La sperimentazione, su un campione di 64 uomini e donne, ha fatto infatti emergere che le donne che assumevano caffeina erano più collaborative e portavano a termine il lavoro assegnatogli in anticipo rispetto al gruppo che aveva bevuto decaffeinato. Cento secondi in anticipo, per l’esattezza.
E gli uomini? A quanto risulta se la cavavano meglio quelli che avevano bevuto il decaffeinato mentre il gruppo rifornito di caffeina accumulava un ritardo medio di 20 secondi e perdeva colpi in lucidità.