L’aviofobia, ovvero la paura di volare, rientra nei disturbi d’ansia perché il terrore che si scatena al pensiero di prendere l’aereo genera più spesso veri e propri stati ansiogeni e nei casi più gravi attacchi di panico con sintomi come gola chiusa, battito cardiaco accelerato, sudore, mani tremanti, capogiri. L’EURODAP, l’Associazione Europea Disturbi Attacchi di Panico, stima che a soffrirne siano due italiani su tre. Ad esserne maggiormente colpite sono le donne.
Come per ogni fobia il suo esacerbarsi può condizionare pesantemente la qualità della vita, influendo sulla scelta delle mete per le vacanze, costringendo a viaggi di lavoro in auto lunghi e stressanti pur di non utilizzare l’aereo come mezzo di trasporto.
Nei casi più lievi, si vola solo quando è strettamente necessario, preferendo optare per altri mezzi per tratte meno lunghe, ma si vive comunque il giorno precedente alla partenza, l’attesa in aereoporto ed il volo stesso con una sensazione di forte disagio e malessere, sussulti e tensione ad ogni minimo scossone del velivolo o annuncio del personale di bordo di allacciare le cinture.
Per gli esperti, a scatenare la paura di volare è un senso di impotenza di fronte al pericolo, generato dall’insicurezza sociale, economica, territoriale ed esistenziale che spinge d’istinto all’autoconservazione. C’è infatti la consapevolezza di non poter intervenire in caso di avaria, di non poter scendere e mettersi in salvo, a dispetto delle statistiche che ci avvertono di come l’aereo sia più sicuro, specie se rapportato all’automobile e alla miriade di incidenti stradali mortali che avvengono ogni giorno a pochi passi da noi e dal nostro veicolo. Le paure, ahinoi, non tengono conto delle statistiche, specie le fobie, paure irrazionali e smisurate che non nascono da vere situazioni di pericolo.
Per superare la paura di volare hanno molto successo l’approccio psicoterapeutico cognitivista e quello cognitivo-comportamentale così come i diversi corsi organizzati dalle compagnie aeree stesse in cui si simula il volo, o ancora i forum che aiutano a superare le paure parlandone e condividendo le proprie esperienze con persone che hanno un problema simile. Diverse sono le terapie specialistiche proposte sulla base dell’origine dell’aviofobia: se la paura di volare nasce da un’esperienza traumatica si interverrà con l’EMDR, psicoterapia volta a ridimensionare i ricordi negativi.
Se l’aviofobia deriva da altre problematiche legate all’ansia, si interverrà per cercare di migliorare il rapporto di fiducia con se stessi e con il mondo con la bioenergetica e la psicologia positiva.
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