In tema d’amore, proprio oggi che è San Valentino, parliamo delle novità in campo comportamentale degli atteggiamenti amorosi. Un vecchio detto dice: “In amore vince chi fugge“, ma al giorno d’oggi sembra non essere più così. Le fonti da cui attingiamo questi dati, non sono le centinaia di manuali scritte ogni anno dagli psicologi, oppure i siti web che parlano d’amore e di frasi romantiche da scrivere, o ancora non arrivano dai bigliettini dei Baci Perugina, né dalle parole di un gioielliere che ci vuole convincere che pur senza parole la faremo innamorare con un gioiello.
Il nuovo modus vivendi del corteggiatore, viene da uno studio degli psicologi dell’Università della Virginia, secondo i quali, l’uomo che risulta più attraente per una donna è colui che riesce ad essere schivo, freddo, distaccato ed a volte anche apatico con la sua compagna.
Il consiglio per San Valentino è quindi: niente doni, anzi, forse è meglio far finta di essersi proprio dimenticati di questa festa “troppo mielosa” per un uomo. Secondo i ricercatori, infatti, risulterebbe vittoriosa la regola di Jane Austen, autrice di Ragione e Sentimento.
Per studiare meglio gli atteggiamenti degli innamorati, i ricercatori hanno selezionato 47 studentesse alle quali, veniva comunicato che ben 4 sconosciuti (inesistenti nella realtà, ma vivamente attivi su Facebook sotto falsi profili), si erano presi la briga di andare a giudicare le loro pagine sul social network, insieme a quello di altre 20 donne. Ben un terzo di queste studentesse, ha ricevuto (per finta ovviamente) commenti lusinghieri, mentre un altro terzo è stata trattato normalmente e l’ultimo gruppo, non è stato messo a conoscenza della valutazione dei corteggiatori virtuali, ma comunque mettendo una pulce nell’orecchio che si trattava di qualcosa di troppo lusinghiero oppure al contrario troppo cattivo.
Ebbene il risultato è stato quesi sorprendente, perchè ad ottenere maggiore gradimento dai test successivi, sono risultati coloro che “virtualmente” hanno giudicato velatamente le ragazze, quindi che potrebbero essere stati anche “cafoni” nei loro confronti.