Lo stress da lavoro vi affligge? Prima di fare qualsiasi altra cosa molto più complessa ed impegnativa per liberarvene, è bene ricordarsi di un’operazione molto semplice ma a cui diamo troppo spesso poca importanza: la respirazione.
Tutti respiriamo, ovviamente, ma non tutti lo facciamo bene ovvero nel modo più ottimale, tradotto ulteriormente quello che ci permetterebbe di trarne i maggiori benefici. Perché è importante respirare in genere e nello specifico quando si è sotto stress, lo sintetizza perfettamente il dottor Lazzari, spiegando cosa avviene nel nostro organismo quando facciamo un bel respiro profondo, si tratta di una catarsi a dir poco positiva:
Apportare più ossigeno stimola il metabolismo e l’attività circolatoria favorendo il drenaggio dei prodotti di scarto (vedi anidride carbonica e acido lattico). Non solo: provoca un abbassamento dell’adrenalina, una minor tensione neuro-vascolare oltre a diminuire il livello di colesterolo e degli zuccheri nel sangue.
Per introdurre una maggiore quantità di ossigeno nell’organismo, è più efficace coinvolgere nella respirazione il diaframma piuttosto che il torace, come avviene solitamente. Inspirazione ed espirazione devono trasformarsi in un movimento fluido e profondo senza interruzione, un ritmo incessante simile alle danze etniche, privo di pause, tanto ciclico quanto salutare.
Il respiro diaframmatico ci permette di liberarci, con un movimento circolare che riempie di ossigeno il cerchio del nostro mondo, di dolore e collera, di padroneggiare le emozioni proiettate e gestite da un ritmo incalzante che non lascia tregua alle paure, riempiendosi come fa di un continuo apporto positivo e vitale. L’ossigeno è una boccata d’aria fresca per il corpo ma soprattutto per la psiche che libera la tensione, incanalando nuova linfa, più forte e carica di energia immediatamente disponibile, rigenerata dagli scarti emozionali.
Articoli correlati:
Combattere lo stress in ufficio
Aumenta lo stress in ufficio, colpa della crisi
[Fonte: Medicinalive]
Commenti (2)