Amicizia: quando si può affermare di conoscere veramente una persona cara? Semplice: quando riusciamo a capire cosa pensa nelle più svariate situazioni. Un piccolo esercizio per capire quanto conosciamo un amico consiste nel provare a rispondere sul suo modo di vedere il mondo. Ad esempio, se sappiamo cosa pensa quando qualcuno si sente a disagio, quando una persona agisce in maniera riprovevole spinta dalla necessità e così via discorrendo.
Saper rispondere a questo genere di interrogativi potrebbe fare la differenza in un rapporto di amicizia destinato a durare. A dirlo è un recente studio pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica Psychological Science.
Ci sono molti modi per conoscere la personalità di qualcuno. Si può dire genericamente “è una persona introversa” oppure “un ottimista” ma per andare più nel dettaglio ed affermare di conoscere veramente in profondità qualcuno, bisogna sapere come reagisce alle diverse situazioni ed ai comportamenti degli altri. E’ un modo più dettagliato di comprendere la personalità, spiega l’autore della ricerca Charity A. Friesen, della Wilfrid Laurier University.
Non è tutto bianco o tutto nero, insomma. E anche chi ha un carattere estroverso con gli amici, ad esempio, può sentirsi invece a disagio in una situazione nuova, in mezzo ad estranei. Si può stilare un elenco di situazioni possibibili ed associare a ciascuna la reazione del nostro amico.
Scetticismo, timidezza, perfezionismo, come si relazionano i nostri amici con queste emozioni e nelle situazioni che le scatenano?
Un campione di studenti è stato chiamato a rispondere sul comportamento specifico degli amici in questi particolari casi.
Alcune persone sapevano perfettamente cosa innescavano nei loro amici, altri non ne avevano la più pallida idea. Il che ha fatto la differenza per il rapporto di amicizia. Chi conosceva meglio l’amico, infatti, poteva contare su un legame più stretto, solido e gratificante.
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[Fonte: “How well do you know your friends?”, Association for Psychological Science]
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