C’è lo shopping che fa male, quello compulsivo, e quello che fa bene, perché stimola l’attività fisica e mantiene attivi mentalmente. Accade agli over 65 che fanno acquisti tutti i giorni di ricevere benefici quantificabili in un 27% di probabilità di morire ridotta.
Ne parla un recente studio pubblicato sulla rivista on-line di divulgazione scientifica Journal of Epidemiology Community Health, a firma dei ricercatori dell’Institute of Population Health Sciences di Taiwan. Non si parla solo di benessere psicologico quanto piuttosto anche di salute fisica.
Eh già, perché al contrario dello sport, per il quale spesso manca la motivazione e che non ha purtroppo attrattiva per tanti anziani, fare shopping, spiegano gli autori, è una routine semplice, piacevole, che porta a stare in compagnia e a camminare tutti i giorni, divertendosi e mantenendosi lucidi.
Nel complesso i ricercatori hanno analizzato un campione piuttosto nutrito di persone, circa 2000, tra uomini e donne, seguiti nel corso della vita monitorando le abitudini sugli acquisti e confrontandole con i registri della mortalità. E’ venuto fuori che sono gli uomini over 65 a trarre i maggiori benefici dal fare acquisti. Andare in giro per negozi per compere, sempre in base alle conclusioni degli autori dello studio, può dunque oltre che far girare l’economia, prolungare la longevità della popolazione, migliorandone il benessere fisico e mentale.
Per David Oliver, docente presso la City University di Londra, questi risultati avrebbero senso. Interpellato dalla BBC in merito allo studio dei ricercatori di Taiwan, Oliver ha spiegato che uscire a fare acquisti tutti i giorni è un fattore predittivo di una vita più lunga e di un maggior benessere a prescindere da altri fattori. Questo perché lo shopping è un’attività che mette in gioco diversi aspetti cruciali per mantenersi sani mentalmente e fisicamente: l’attività fisica in primis, lo stare in compagnia e dunque le interazioni sociali. Inoltre, è un’attività abbastanza complessa da far rimanere gli anziani vigili e svegli.
Si vive più a lungo con il conto in rosso, sarà…
[Fonte: Journal of Epidemiology Community Health]