Necrofobia, la paura della morte
La necrofobia, da necros (morte) e phobos (paura, terrore) è la paura della morte e di tutto quanto concerne questa sfera, dai cadaveri ai cimiteri alle bare, all’ossessione di poter morire che affligge di continuo la quotidianità.
A volte, la paura irrazionale e costante della morte ha origine da un evento traumatico, come aver assistito alla morte di qualcuno oppure essere rimasti gravemente feriti.
Gli attacchi possono scatenarsi anche alla vista di cose morte, da una mummia a tutti gli oggetti che rappresentano in qualche modo reperti inerenti la sfera dei defunti.
Secondo la definizione che ne dà il dizionario medico del Corriere la necrofobia è una
Paura esagerata e ossessiva, scatenata dalla vista di un cadavere o dall’idea della morte. Si tratta, in genere, di un comportamento nevrotico riferito, per una sua interpretazione patogenetica, alla morte considerata come punizione, sia per i propri desideri impulsivi di aggressione mortale verso altre persone, sia per una soddisfazione, che si pensa vietata, dei propri istinti sessuali.
I sintomi che assalgono chi soffre di necrofobia alla vista di un cadavere o al pensiero della morte possono essere anche molto invasivi e compromettere la qualità della vita:
- Sudorazione
- Battito cardiaco accelerato o estremamente rallentato
- Bocca secca
- Sensazione di malessere e nausea
- Instabilità psicologica
- Sensazione opprimente di terrore
Tutti abbiamo in qualche modo paura della morte ma quando la paura diventa fobia, ovvero ossessiva, pervasiva ed invasiva, e si manifesta in sintomi fisici ed attacchi di panico, occorre intervenire prima che mini la qualità della vita, i rapporti con gli altri e con il mondo.
E’ bene dunque rivolgersi ad uno specialista che saprà, a seconda del caso, una volta individuata l’origine della fobia, indicare il giusto trattamento terapeutico e la cura più indicata per arginare e/o risolvere il problema ed i suoi sintomi.
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