Se l’autostima crolla, per via di un fallimento, di un risultato mediocre in un progetto, si è più inclini a fare spese folli usando la carta di credito per acquistare beni di lusso.
E’ quanto afferma un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori afferente alla Cornell University ed alla London Business School.
La separazione dal denaro contante viene vissuta come un processo psicologicamente doloroso, ecco perché quando si perde la fiducia in se stessi si è più propensi a comprare beni di lusso per tirarsi su pagandoli però con carta di credito.
Gli autori dello studio, Niro Sivanathan e Nathan Pettit, hanno sottoposto un campione di persone ad un test al computer, dicendo alla metà dei partecipanti che avevano buone capacità logiche ed ai restanti che non avevano totalizzato un buon punteggio, in modo da fargli credere che non erano molto intelligenti.
Successivamente è stato chiesto a tutti che metodo avrebbero scelto per pagare un bene di consumo. Il gruppo che sentiva di aver fallito il test è stato più propenso ad optare per la carta di credito.
In uno studio successivo, Sivanathan e Pettit hanno chiesto a 150 studenti universitari di pensare all’acquisto di un paio di jeans. A metà è stato chiesto di immaginare jeans griffati, mentre al resto a jeans per la vita di tutti i giorni. Gli studenti successivamente hanno effettuato il test di logica al computer usato nell’esperimento precedente e, proprio come nel primo caso, è stato comunicato ad alcuni che avevano fallito, ad altri che avevano ottenuto buoni risultati. Ebbene, chi sentiva minacciata la propria autostima, pensando di aver fallito, era disposto a spendere quasi il 30% in più per i jeans di lusso, con una probabilità del 60% maggiore di pagare con carta di credito.
Gli studenti che avevano pensato a comuni jeans non erano al contrario disposti a pagare di più se minacciati nella loro autostima. Questa differenza si spiega nel fatto che sono gli oggetti di lusso, come spiegano i ricercatori, a rassicurarci del nostro valore.
Cercare di compensare il crollo dell’autostima con spese folli è una reazione comune. Questi studi cercano di capire come evitare che la mancanza di autostima conduca ad approcciarsi ad un prestito, magari a tasso elevato, per sentirsi meglio.
[Fonte: N. C. Pettit, N. Sivanathan. “The Plastic Trap: Self-Threat Drives Credit Usage and Status Consumption”, Social Psychological and Personality Science]
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