Un fenomeno in grande crescita, purtroppo, è lo stalking. Aumento del fenomeno principalmente on line, ma anche nella realtà quotidiana, attraverso il cellulare e da vicino, è in costante aumento producendo delle statistiche preoccupanti.
Queste statistiche diffuse dalle centrali operative delle Forze dell’Ordine, stanno mettendo in guardia anche i centri medici cittadini, oltre che le associazioni legate alla tutela del cittadino, per cercare di ovviare il più possibile al fenomeno, ma soprattutto di cercare di aiutare i cittadini che sono vittime di questo fenomeno.
A contro di tutto quello che si possa credere, ad essere vittime di stalking, non sono solo le donne e soprattutto non sono maggiormente le donne, bensì, abbiamo uguale percentuale di uomini e donne “perseguitati” dai conoscenti e soprattutto dagli ex.
Sia gli uomini che le donne, sarebbero stati perseguitati per oltre il 90% dei casi dagli ex oppure da pretendenti rifiutati e rifiutate. Lo stalking, può diventare ossessivo e soprattutto può portare alla violenza in persone psicologicamente più fragili. Essere perseguitati da uno stalker, porta però anche dei traumi molto forti per chi ne è vittima. Il fatto è che chi viene perseguitato, anche dopo aver risolto il problema legalmente, conserva dei traumi che sono invece psicologici.
Purtroppo, si rimane per circa 3 o 4 anni con una conseguente paura di essere perseguitati. Si comincia a correre nel momento in cui ci si trova soli per strada e si evita accuratamente di rimanere da soli in casa, oppure delle telefonate notturne. Ci sono anche altre due variabili, che rientrano nei casi patologici, dove individui perseguitati un tempo, non riescono a riprendersi addirittura dopo 10 anni dal termine delle persecuzioni, oppure casi che dopo alcuni mesi sembrano “guariti” del tutto, ma che ritornano dopo poco ad avere nuovamente manie di persecuzione.
L’unico aiuto vero è quello di rivolgersi ad uno sportello cittadino di aiuto, presente ormai in tutte le cittadine e le ASL.