Rabbia: temporanea, lo sfogo di pochi minuti che rientra ad una situazione di calma in breve, oppure rabbia rimuginata, quella che scaturisce quando continuiamo a pensare ed a ripensare ad un torto subito, a delle brutte discussioni, ad un’offesa, a rievocarle nella nostra mente anche a distanza di ore, giorni, con il risultato di rivivere la stessa sensazione più e più volte.
Inutile dire quanto questo sia controproducente per il nostro equilibrio emotivo. Tornare a casa da lavoro e snobbare le feste del cane perché nel percorso abbiamo ripensato ossessivamente ad un alterco con il capo piuttosto che con un collega. Capita così di portarsi la rabbia dentro e dietro, con effetti pesanti anche sulle relazioni interpersonali e sull’umore. Ma come fare a liberarsi dalla brutta abitudine, spesso innata, a rievocare la rabbia passata?
C’è da premettere che rievocare discussioni, come è stato dimostrato da numerosi studi sull’argomento, non porta ad esaminare le cause scatenanti e a capire meglio, come spesso erroneamente crediamo. In realtà altro non fa, molto di frequente, che aggiungere ulteriore rabbia. Rievocando ricordiamo dettagli che ci erano sfuggiti, come l’espressione del nostro antagonista, il tono, e spesso concludiamo che ci ha fatto irritare intenzionalmente, in sintesi aggiungiamo altra carne al fuoco e ne usciamo ancora più irritati e poco propensi a lasciar perdere.
Non è semplice smettere di pensare ad una discussione che ci ha ferito. Secondo gli esperti, non è sufficiente imporselo. A funzionare come deterrente per il rimuginare sulla rabbia, secondo quanto risultato da alcuni esperimenti, ci sarebbe, oltre all’esercizio fisico, come è noto da tempo, il fattore distrazione. Bisogna distrarsi. E non semplicemente dedicarsi ad altro, possibilmente impegnarsi in qualcosa di divertente che ci scateni emozioni positive, facendoci tornare il buonumore e finire nel dimenticatoio l’arrabbiatura. Non si riesce a stare arrabbiati ed a ridere nello stesso tempo. Questo è certo. E allora, suggeriscono gli esperti, se dopo dieci-venti minuti dall’episodio scatenante, vi sorprendete a rimuginarci ancora sopra è il momento di agire e trovare qualcosa di divertente da fare.
Commenti (2)