La tecnologia ci aiuta sotto diversi punti di vista, e le novità dal punto di vista del rapporto uomo macchina sono sempre tante e con i recenti studi, vediamo anche come si legano alla quotidianità, prendendo spunto da patologie ed usi continui.
Lo stress è sicuramente un “prodotto” che ogni giorno ci gira intorno, e che deturpa il vissuto quotidiano. L’aumento delle dosi di lavoro, lo stress dovuto agli imprevisti ed altre cose che accadono durante la giornata, fanno aumentare i nostri “problemi”, presidiando la nostra tranquillità.
Oggi parliamo però di una notizia curiosa a partire da una news del sito dell’INAIL che prende il titolo di: “Stress e depressione. Lettino dell’analista addio: la terapia si fa su Skype”.
Si parla in questo pezzo di due psicoterapeuti italiani che prendono il nome di Luca Mazzucchelli e Davide Algeri, che in maniera alternativa ed intraprendente, hanno deciso di avviare un servizio psicologico di consulenza in rete…su Skype. Il lettino dell’analista, diventa realmente virtuale quindi e per 50 minuti si può avere un consulto per avere delle indicazioni ed assistenza. La terapia sul web, diventerebbe quindi a kilometraggio illimitato, ovvero, ci sarebbe la possibilità di discorrere dei propri problemi con specialisti legati alla propria fobia, alla propria paura oppure al proprio stress, anche se a centinaia di Km, semplicemente collegandosi da casa propria al noto client VoIP.
La web terapia, diventa quindi un nuovo strumento per la proposta di sedute on line, oppure può essere semplicemente vista come un contatto preliminare per chi decide di andare da uno psicologo per la prima volta e magari e trattenuto dall’ansia della prima seduta, o peggio, dalla vergogna.
Una assistenza medica virtuale che lancia un nuovo input sperimentale, che ovviamente non è stato ancora definito uno standard, anche perché dal punto di vista deontologico, data l’importanza dell’utilizzo, si aspetta una sorta di autorizzazione dalla comunità.