D’estate capita di incontrare più facilmente persone nuove: in spiaggia, nei locali, ad una festa, durante un viaggio all’estero. Per conoscerle meglio nel minor tempo possibile e capire qualcosa in più sulla loro personalità potremmo parlare di sport, ma non tutti seguono o praticano lo stesso tipo di sport. Potremmo parlare di politica, ma sono argomenti che infervorano troppo gli animi e si rischia di compromettere sin da subito un nuovo rapporto di conoscenza piuttosto che di amicizia o un flirt. Gli psicologi consigliano di provare piuttosto con la musica.
Tutti ascoltano musica ed i gusti musicali ci dicono molto su una persona. Spesso chi ha le stesse preferenze, gruppi preferiti in comune, si sente più vicino, infinitamente più affine, perché la musica, spiega lo psicologo Art Markman della University of Texas, ci trasmette anche dei valori.
Valori intesi come le convinzioni e gli obiettivi che influenzano il modo di approcciarsi al mondo. A questo proposito, uno studio condotto nel 2006 da Peter Rentfrow e Sam Gosling, pubblicato su Psychological Science, ha scoperto che gli studenti universitari, chattando con degli estranei, sono più propensi a parlare delle preferenze musicali inizialmente piuttosto che addentrarsi in altri argomenti.
Interessanti anche i risultati di un altro studio più recente sull’argomento, condotto da Diana Boer, Ronald Fischer, Micha Strack, Michael Bond, Eva Lo e Jason Lam e pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica Personality and Social Psychology Bulletin. Gli autori hanno infatti appurato che siamo più propensi a giudicare favorevolmente una persona appena conosciuta se condivide i nostri stessi gusti musicali.
Queste e molte altre ricerche condotte sullo stesso argomento sembrano suggerire che spesso si chiede alle persone nuove che musica gli piace non solo per fare conversazione e rompere il ghiaccio con un argomento leggero, ma anche perché le preferenze musicali sono un buon indicatore del carattere e degli interessi simili. Un dettaglio affatto trascurabile se si pensa che, essere simili, almeno nei primi approcci con l’altro, è fondamentale per piacersi.
[Fonte: Psychology Today]