Il disturbo da balbuzie è definito scientificamente Spasmofemia ed è caratterizzato da spasmi, cioè dalla contrazione involontaria dei muscoli. Queste contrazioni sono causate dalla convinzione che “parlare è difficile” ed implica quindi grandi sforzi.
Perchè alcune persone balbettano? Questo disturbo può avere radici biologiche, psicologiche ed abitudinarie, e colpisce soprattutto persone particolarmente sensibili o emotive.
L’atto di balbettare nasce dalla tensione sia mentale che fisica che si concentra a livello muscolare negli organi che si occupano dell’articolazione della parola; in poche parole la mente elabora alcune nozioni a un ritmo troppo veloce rispetto alla lingua.
Gerald Maguire, professore americano dell’Università della California è lui stesso balbuziente ed esperto in tema; dopo numerosi studi ritiene che la causa del disturbo sia costituita da una produzione eccessiva di dopamina nell’organismo, pertanto considera la cura farmacologica il rimedio più indicato.
Risultati diversi sono quelli riportati da Demostene, il quale nonostante soffriva di balbuzie è ricordato come un grande oratore; egli sconfisse il problema passeggiando e parlando ad alta voce davanti al mare con un sassolino in bocca.
Parlare con un ostacolo in bocca, infatti, impedisce di pronunciare le cononanti occlusive P-T-ecc. obbligando la persona ad emettere il fiato in modo regolare.
Il balbuziente prova spesso la sensazione di avere un “nodo in gola” proprio a causa della respirazione irregolare, cioè spinge il fiato in modo talmente eccessivo che quando vuole parlare è finito.
Le balbuzie sono più frequenti nei bambini che hanno parenti che ne soffrono, in questi casi le probabilità che i figli ereditino il disturbo si triplicano; inoltre balbettare è frequente nei bambini tra i 2 e i 5 anni, che poi guariscono spontaneamente, in caso contrario è importante correggere il problema durante i primi anni di vita.
Il Dottor Victor Frank sostiene che la cura più adatta è desiderare ciò che si teme, utilizzando l’umorismo per guarire, imparare ad analizzare i problemi ed acquisire un maggior controllo su noi stessi.
La maggior parte delle terapie del linguaggio più che a combattere le balbuzie mirano ad aumentare la fluenza, così il balbuziente impara a governare le proprie azioni e ad essere meno teso.
Infine esistono molti esercizi fai-da-te come indovinelli o scioglilingua per imparare a parlare senza problemi e che non sono rivolti solo ai balbuzienti, ma anche ai molti che pur avendo una buona dialettica tendono a mangiarsi le parole.