Esiste un legame tra stress percepito e malattia cardiaca coronarica (CHD)? Sembra proprio di sì, stando ad una meta-analisi condotta su sei studi che hanno coinvolto, in totale, circa 120.000 persone. A condurre lo studio, pubblicato sul Journal of Cardiology, è stato un team di ricercatori della Columbia University Medical Center (CUMC), che ha seguito, per una media di 14 anni, i partecipanti.
Gianluca Molinaro
Disturbo ossessivo compulsivo e iperattività, quali differenze?
Il disturbo ossessivo compulsivo (OCD) e quello da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) avendo alcuni sintomi in comune, tra i quali compromissione dell’attenzione, della memoria, non sempre sono facilmente diagnosticabili. Un errore nella diagnosi potrebbe portare a conseguenze negative in quanto il trattamento riabilitativo si basa, tra l’altro, sulla valutazione iniziale del pazienta e tanto più questa sarà corretta tanto più la terapia sarà efficace.
Paura ed armi, una pistola in mano influenza la percezione?
La paura delle armi sta contagiando diversi cittadini in America dopo i fatti accaduti a Newtown, nel Cunnecticut, dove sono stati uccisi fra gli altri 20 bambini. Ma cosa succede alle persone a livello percettivo quando hanno in mano una pistola o più in generale un’arma? Questa domanda assume maggiore significato in questi giorni in cui si è rinnovato il dibattito sull’opportunità di rendere ancora libero il commercio delle armi dopo i fatti successi nella scuola americana. La dottoressa Jessica Witt ha condotto questa ricerca alla Purdue University in collaborazione con J.R. Brockmole della Notre Dame University.
Ricerca, meno stress e più attenzione rivolta ai figli per le neo mamme
Quali sono le conseguenze dei cambiamenti a livello del circuito neuroendocrino nel comportamento delle neo mamme? Secondo una nuova ricerca dell’Indiana University’s Kinsey Institute e dell’Università di Zurigo, in seguito a tali modificazioni, la percezione dello stress da parte delle mamme diminuisce e ciò favorisce sicuramente l’instaurarsi di una relazione più armoniosa con il neonato.
Dieta ricca di grassi e zuccheri è associata a depressione e stress
Depressione, una maggiore sensibilità allo stress, sintomi d astinenza e quindi propensione a ripetere nuovamente comportamenti alimentari scorretti nel momento in cui si tenta di cambiare regime alimentare: sono alcune conseguenze delle persone che hanno una tendenza a seguire una dieta ricca di cibi grassi e zuccheri che si è visto è associata ad una neurochimica del cervello diversa rispetto a quelle persone che, al contrario, seguono una dieta sana ed equilibrata. La notizia arriva dal Canada, pubblicata dall’International Journal of Obesity e condotta dalla dottoressa Stephanie Fulton del CRCHUM e dell’University of Montreal’s, Faculty of Medicine.
Disturbi del sonno e schizofrenia, studio scopre legame
Numerosi sono gli studi che hanno sottolineato il legame esistente tra alcuni disturbi del sonno e il grado di concentrazione ed attenzione, lo stress percepito o i livelli di umore. Ora un nuovo studio, condotto da neuroscienziati del Lilly Centre for Cognitive Neuroscience e finanziato dal Medical Research Council (MRC), ha posto l’accento sulla possibile correlazione tra pattern irregolari di sonno e sintomi tipici della schizofrenia, tra i quali allucinazioni, perdita di memoria e confusione.
Ansia e stress sul lavoro, quali differenze col burnout?
Lo stress che proviamo sul lavoro non è sovrapponibile alla sindrome del burnout, la quale si manifesta quando l’ansia e le preoccupazione del soggetto hanno raggiunto un livello tale da divenire pervasive e superare la soglia di tollerabilità individuale. In questo articolo si porrà l’accento sulle sostanziali differenze tra stress e burnout.
L’ossitocina aumenta le capacità dei papà di essere buoni genitori?
La somministrazione di ossitocina ai papà pare faciliti ed attivi comportamenti appropriati come genitori e quindi il loro coinvolgimento nella relazione con il bambino ed effetti analoghi si osservano anche nei loro figli. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dal dottor Ruth Feldman della Bar-Ilan University in Israele e apparsa sull’ultimo numero di Biological Psychiatry. Ultimamente una serie crescente di studi hanno valutato il ruolo di questo neuropeptide nel facilitare le relazioni di attaccamento. Si è osservato, ad esempio, che la somministrazione di ossitocina, per via intranasale, accresce l’empatia e la reciprocità sociale.
Persone con disturbo bipolare o borderline lavorano meno
Le persone affette da disturbo bipolare e da depressione associate a disturbo borderline hanno maggiori difficoltà a inserirsi stabilmente nel mercato del lavoro, A questa conclusione è approdato uno studio che ha avuto come principale autore Mark Zimmerman, direttore della psichiatria ambulatoriale al Rhode Island Hospital.
Scuola, gli insegnanti tra i più esposti a stress e burnout
L’interesse della psicologia per lo studio dello stress lavoro correlato degli insegnanti è cresciuto dalla seconda metà degli anni Ottanta, sia all’estero che in Italia. Dalla comparazione dei dati relativi all’incidenza dello stress e del burnout nella professione insegnante con quelli relativi alle altre professioni è emerso come i primi riportano uno dei tassi più alti, se non il più alto, di stress occupazionale (Kyriacou, 1987).
Donne più stressate degli uomini di fronte a notizie negative
L’esposizione a notizie di cronaca, soprattutto se frequente, è fonte di stress e ciò si accompagna ad un aumento dell’intensità del dolore cronico, secondo le conclusioni a cui sono approdate le ricerche condotte in passato. In uno studio guidato da Sonia Lupien presso l’Università di Montreal e pubblicato su PLoS One, i ricercatori hanno voluto indagare se ci fossero differenze di genere per quanto riguarda l’intensità dello stress provato.
Ricerca, disturbo d’ansia generalizzato (GAD) e rabbia sono legati
Tra ansia e rabbia ci sarebbe un legame, secondo quanto affermato da Sonya Deschenes, una dottoranda che ha condotto una review della letteratura sull’argomento, sotto la supervisione del professore di psicologia Michel Dugas. Chi soffre di disturbo d’ansia generalizzato (GAD) prova un’eccessiva preoccupazione e sente che gli eventi di tutti i giorni come la salute, il denaro, le relazioni, sono incontrollabili. Questi pensieri spesso interferiscono e compromettono la capacità di una persona di funzionare normalmente.
Dieta in adolescenza, chi si vede grasso può aumentare di peso
Lo stress psicosociale che deriva dalla ricerca del peso ideale può alterare la percezione delle proprie forme, portando gli adolescenti a pensare di essere sovrappeso quando invece non lo sono. Tale atteggiamento, secondo i ricercatori della Norwegian University of Science and Technology (NTNU), sarebbe in qualche modo correlato ad una maggiore propensione a diventare grassi.