Downshifting: istruzioni per una vita più semplice

La nostra vita è sempre più frenetica: la carriera cannibalizza il nostro tempo libero, il cellulare squilla in ogni momento, i ritmi sono sempre più veloci e siamo sempre più passivi di fronte al consumismo. Ma una via d’uscita c’è: il downshifting.

Che cos’è il downshifting? Sostanzialmente possiamo definirlo come il riadattamento ad uno stile di vita più lento e semplice. In particolare, uno dei concetti chiave di questa filosofia riguarda la diminuzione delle ore dedicate al lavoro per poterle sfruttare su esperienze più soddisfacenti sul piano umano, come ad esempio coltivare un talento artistico o essere più presenti in famiglia.

Il mirroring

Il mirroring è una tecnica utilizzata dalla Programmazione Neuro Linguistica che mira a ricalcare la comunicazione sia verbale sia non verbale del nostro interlocutore, al fine di creare un rapporto di sintonia ed empatia. Il termine deriva dall’inglese mirror, ovvero specchio: infatti questo metodo permette inconsciamente ad una persona di rispecchiarsi nelle nostre azioni e, di conseguenza, sentirsi più a proprio agio.

L’obiettivo di questa pratica è infatti creare affinità: dobbiamo infatti dimostrare alla persona a cui ci rivolgiamo di essere sulla stessa lunghezza d’onda e quindi degni di fiducia e attenzione. La simmetria creata facilita il rapporto tra due persone e ci regala un importante vantaggio quando cerchiamo di essere particolarmente convincenti.

Stress: il perché e i rimedi

A volte la vita quotidiana sembra una continua corsa contro il tempo: abbiamo più impegni di quanti ne possiamo gestire, subiamo pressioni più forti di noi e non riusciamo a ritagliare del tempo solo per noi. In situazioni simili, il nostro corpo non regge ai ritmi che gli imponiamo ed ecco che subentra lo stress.

Lo stress è una risposta psico-fisica ad una situazione logorante, dove non riusciamo ad adattarci all’ambiente in cui viviamo. Molto spesso lo stress è un’utile sistema di allarme che ci avverte quando stiamo superando i nostri limiti.

Come combattere la solitudine

La solitudine è una delle più grandi paure degli essere umani, e può essere rappresentata con una foto in bianco e nero, come combatterla? Purtroppo non dipende sempre da noi se abbiamo persone intorno o meno, ma soprattutto, vi siete mai chiesti perché abbiamo così tanto bisogno di relazionarci con le persone? È nella nostra natura.

Alcuni metodi per non sentirsi soli sono: tenersi impegnati con la “cultura” e quindi leggere, andare al cinema, al teatro, ai concerti, alle mostre etc; conoscere persone nel “mondo virtuale” e quindi sul web, passando da chat, forum, social network, blog e altro; frequentare posti affollati, cercando di fare nuove conoscenze; comprarsi un cane, un gatto o un altro animale, che compensano la mancanza fisica di una persona.

Le ancore nella Pnl

Nella foto sopra vedete l’immagine di un’ancora. Che significato può darvi un’ancora e come può aiutarvi? Oggi vi spieghiamo il senso metaforico dell’ancoraggio, studiato, diffuso e eseguito nella Pnl e nella psicologia. Molte volte capita di dover affrontare delle situazioni e di non essere nel giusto stato d’animo. Le ancore servono per trovare lo “stato giusto” al “momento giusto”. Cosa vuol dire? Vi facciamo un esempio.

Mi state raccontando che dovete chiarirvi con una persona e volete far capire bene il concetto ma avete il timore di essere fraintesi, quindi siete nervosi e non riuscirete sicuramente a sviluppare i concetti al meglio. Ora, io vi chiedo di ricordare, un momento in cui vi siete sentiti tranquilli e sicuri di voi, e ripercorrere lo stesso stato d’animo.

Autostima: consigli pratici

 Per molti l’autostima è una caratteristica innata. Per chi invece ha più difficoltà ad apprezzarsi, ecco una serie di piccoli suggerimenti che ci permettono di svilupparla giorno dopo giorno.

Attenzione ai tuoi pensieri: molto spesso riusciamo a sabotarci con la nostra mente. Quando ci ripetiamo frasi come “Non sono all’altezza”, “Non ci riuscirò mai”, “Non sono capace”, ci convinciamo davvero di non essere in grado affrontare una situazione che in realtà potrebbe essere alla nostra portata.

Attacchi di panico: la terapia cognitivo-comportamentale

 L’attacco di panico consiste nella percezione improvvisa di un pericolo, seguita da una reazione fisica e psichica. I sintomi variano da persona a persona, ma generalmente sono: tremore, , respirazione affannata e parestesie, cioè una sensazione di formicolio cutaneo.

Talvolta è accompagnato da vertigini e sudorazione, tutti sintomi che solitamente hanno una breve durata.  Quali sono le cause di questo disturbo?

Volere è potere? Non sempre

Volere vuol dire decisione, determinazione, forza e costanza, e il potere può essere una conseguenza a questi pensieri. Purtroppo non sempre la volontà aiuta l’azione, dipende dalle circostanze, dalle persone coinvolte e da altri fatti che non dipendono da voi. Non vogliamo scoraggiarvi, e il più delle volte il “volere è potere”, ma non sempre…

Secondo voi in quali situazioni siete più in difficoltà a fare ciò che volete? Sicuramente in quelle in cui sono coinvolti sentimenti e emozioni vostre e di altri, o per cause di salute, o per soldi, sentirete più sofferenza nell’agire in modo concreto.

Ottimismo: il bicchiere è davvero mezzo pieno?

 L’ottimismo ci permette di pensare e vivere in modo più sereno e appagante. Non ci sono dubbi sul fatto che l’ottimismo possa rappresentare un vantaggio importante nel raggiungere un buon grado di benessere psico-fisico.

Addirittura, chi vede il bicchiere mezzo pieno ha ricadute positive persino nella salute. Secondo una ricerca statunitense, infatti, l’ottimismo aiuta a vivere a lungo e a raggiungere un’alta qualità della vita.

La Psicologia Sportiva, un valido aiuto per l’attività fisica

 La psicologia sportiva è una branca multidisciplinare della psicologia che unisce nozioni di medicina, educazione fisica, sociologia e riabilitazione.

Si occupa dello studio dei fattori mentali e fisiologici della partecipazione sportiva, per comprendere e soprattutto sollecitare le persone che svolgono attività fisica e riguarda sia gli individui che praticano sport per piacere personale che gli atleti.

Comunicare con l’ipnosi

Sopra vedete la foto di Barack Obama, il presidente degli Stati Uniti D’America, un uomo che ha convinto una intera nazione a fidarsi e ad “affidarsi” alla sua persona. Che effetto vi fa? Vogliamo prenderlo come esempio mentre sviluppiamo il nostro articolo sull’ipnosi, e su quanto questo metodo sia sempre più usato nella comunicazione.

E i nostri politici? Anche Silvio Berlusconi sicuramente lavora molto sulle tecniche di comunicazione, ma non sono solo i politici, ma anche personaggi famosi, sportivi e altri. Ognundo di voi può usare l’ipnosi, ma cos’è?

Musica e benessere: la musicoterapia

 Mozart? Meglio di un farmaco. Beethoven? Bravo quasi quanto uno psicologo.
Ascoltare musica fa bene al nostro corpo e alla nostra psiche: i suoi poteri benefici sono infatti utilizzati ad esempio per curare depressione, anoressia, bulimia, sindrome da dolore cronico e demenze senili.

La musica – e la musicoterapia – aiuta infatti il nostro benessere, non solo per quanto riguarda il nostro corpo, ma anche per tutto quel che fa parte della nostra sfera emotiva o intellettuale. Le note possono infatti aiutarci a meditare o a concentrarci meglio. Pensiamo ad esempio al cosiddetto “effetto Mozart”: ascoltare le composizioni del grande compositore influenza il nostro stato fisico e mentale.

La psicologia del fumo

 Quando immaginiamo una persona che fuma tendiamo a considerare la sigaretta come un mezzo efficace per allentare la tensione; in realtà si tratta semplicemente di un luogo comune. L’ effetto calmante della sigaretta agisce solo quando l’astinenza da nicotina provoca nervosismo, e questa tensione viene placata fumando.

Fumare è nella maggior parte dei casi un bisogno di rassicurazione più che di dipendenza dalla nicotina ed è ritenuto un buon modo per scaricare lo stress, spesso accompagnato da gesti di entità diversa ma fatti con lo stesso scopo, come sistemarsi i vestiti, toccarsi i gioielli o mangiarsi le unghie.

Io valgo! Come farsi notare in ogni situazione

Quante volte avete detto e pensato questa affermazione: Io valgo! Noi, come potete notare, abbiamo dedicato un intero blog al significato e contenuto di questa frase, che è immensa. Purtroppo il più delle volte e in qualsiasi situazione, sia di lavoro e non, è necessario sempre far leggere nero su bianco chi siamo, come un biglietto da visita già strutturato e pronto sempre per l’uso, ma è questa la vostra essenza?

Chi siete voi si nota nel vostro comportamento, nel vostro modo di pensare e agire, è nei fatti che si capisce di che pasta è fatta una persona, siete d’accordo? E’ vero anche che al giorno d’oggi, tra la disattenzione di tutti, bisogna presentare delle solide premesse e dare informazioni su “chi siamo” e “cosa facciamo”. Ma una persona nello scrivere può anche esagerare, e la dimostrazione ne sono i vari curriculum gonfiati che molte aziende ricevono.