In un mondo cosmopolita, come quello nel quale viviamo, è fondamentale conoscere più di una lingua. In un momento in cui le barriere fisiche tra i popoli sono state abbattute e con un aereo si può andare da un posto all’altro del globo risulta importante imparare a parlare inglese, spagnolo, tedesco, francese e chi più ne ha più ne metta. Molti sanno che l’apprendimento della lingua avviene sin da piccoli.
Educazione
Il figlio preferito non è un mito
Se parlassimo con un genitore ci risponderebbe che non si può fare la differenza tra un figlio e l’altro. Ma è anche vero che il bene non si può dividere in parti uguali. Quante volte un genitore concede maggiori attenzioni ad uno dei suoi figli coccolandolo di più o perché lo vede più debole rispetto agli altri o perché lo sente più vicino al suo essere? Per molti si tratta di stereotipi e stupide convinzioni. Ma secondo gli studiosi dell’Università della California la credenza che un genitore abbia un figlio prediletto non è un mito.
E’ finito il romanticismo: oggi solo sesso
E’ quanto attestato da una ricerca condotta dagli psicologi dell’Ido (Istituto di Ortofonologia di Roma) che interrogando ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 19 anni delle scuole medie e superiori romane ha considerato una situazione molto particolare. Sembra che i giovani d’oggi non siano in grado di parlare d’amore, ma le interazioni maggiormente preferite non sono più quelle umane, ma quelle instaurate tramite il Web.
Vai bene in matematica?E’ grazie alla mamma
Molto spesso i genitori sostengono i propri figli nello svolgimento dei compiti scolastici. Quante volte abbiamo chiesto aiuto a mamma e papà per il problema di matematica irrisolvibile oppure per la versione di latino incomprensibile? Curioso, però, è il risultato di una ricerca dell’Università di Bologna che ha approfondito in particolare il rapporto che si instaura tra madre e figlia.
Perché non fai come tutti gli altri?
Perché non fai come tutti gli altri? Ovvero quello che un genitore non dovrebbe mai dire ad un figlio se non vuole rischiare di ferirlo e soprattutto di inibire quella che è la sua indole, quelli che sono i suoi veri interessi, attività che un giorno potrebbero tramutarsi in passioni più produttive e redditizie o comunque renderlo felice, soddisfatto della sua vita. Eppure spesso sono proprio queste le frasi che più si sentono ripetere bambini e adolescenti da madri e padri: perché non esci come tutti gli altri? Perché non giochi a pallone invece di leggere? Perché non leggi invece di giocare a pallone? Fai come il figlio di questo, fai come il figlio di quello!
Perché i bambini odiano andare a scuola?
Manca ancora qualche settimana all’inizio del nuovo anno scolastico e per molti genitori si profila all’orizzonte la classica avversione dei bambini per il ritorno tra i banchi. Se vostro figlio non ama andare a scuola non necessariamente è colpa vostra piuttosto che dell’insegnante o di questo o quel compagno di classe, questa o quella materia odiata. Né c’è qualcosa che non va in lui. Probabilmente sta benissimo, anzi. A dirlo la dottoressa Judy Willis, insegnante e neurologa americana, autrice di numerosi saggi sull’educazione e l’apprendimento, tra cui How Your Child Learns Best: Brain-Based Ways to Ignite Learning and Increase School Success.
Cosa fare davanti ai capricci
“Questo non si fa!”. E subito scattano le lacrime e la chiusura serrata della bocca da parte del bambino. L’atteggiamento classico esemplificativo di come un bambino vuole fare i capricci e soprattutto di come può far innervosire un genitore. Fatto sta che i capricci li fanno tutti, non solo i bambini, basti pensare alle star di Hollywood, o ancora alle famiglie dove marito e moglie spesso si scambiano cortesia a favor di capriccio.
Bambini, pro e contro dei social network
Un tempo il demone educativo era rappresentato da quel luogo di perdizione chiamato sala giochi: troppe ore perse a giocare ed a guardare gli altri giocare. Poi è stato il turno della televisione, troppo violenta e poi distraeva dai compiti a casa. Nel mirino sono finiti anche i videogiochi, tutti, buoni e cattivi, come avviene sempre in questi casi quando anche un bravo bambino che gioca a salvare l’ape Maia viene indicato come un futuro serial killer. Ora è il turno dei social network di salire sul banco degli imputati, rei di minare l’equilibrio psicologico dei bambini. Succede con tutte le novità. Passerà anche questa e si troveranno altri indiziati.
Successo, l’importanza di avere buoni insegnanti
Quanto conta avere dei buoni insegnanti nei primi anni di vita per il successo futuro e soprattutto cosa si intende per buoni insegnanti? Tutti noi ricordiamo, nel bene e nel male, i nostri primi maestri. A pensarci bene, a distanza di anni, quelli che ci tornano in mente e ringraziamo sono quelli che si sono interessati a noi, facendone quasi una questione personale, spingendoci a dare di più, quelli che mostravano passione per la loro materia di insegnamento, quelli più severi che ci hanno spronato a fare sempre meglio, quelli pazienti.
Genitori e figli in vacanza, i consigli dell’esperto
Le vacanze sono arrivate, le scuole hanno chiuso i battenti già da un paio di mesi ma è ad agosto che la maggior parte delle famiglie si riunisce al completo, trascorrendo molto tempo, quasi tutto il giorno, insieme. Una situazione a dir poco insolita dal momento che il resto dell’anno, tra scuola, dopo scuola, hobby, sport, amichetti, compiti, videogiochi ed impegni lavorativi dei genitori, non si trascorre più di qualche ora insieme nell’arco delle 24 ore. Per recuperare il tempo perduto, però, non bisogna cadere nella tentazione di concedere tutto ai bambini durante le vacanze, magari per farsi perdonare la scarsa presenza durante il resto dell’anno.
Femmine meno brave in matematica?
Andamento scolastico poco promettente soprattutto da parte dei bambini irrequieti o semplicemente attitudine alle materie diverse, fatto sta che psicologi di tutte le epoche si sono interessati a capire da dove venga l’alto oppure il basso rendimento scolastico dei bambini. Oggi vediamo uno studio che parla di femminucce e di matematica, e le cause da cui arriva l’influenza positiva o negativa nei confronti di una materia.
Bimbi nel lettone: giusto o sbagliato?
Chi di noi da piccolo non voleva sempre stare nel lettone con mamma e papà? Ebbene, seppur per un certo periodo di tempo, secondo alcuni studiosi questo sarebbe stato pericoloso per i bambini al punto da avere delle ripercussioni psicologiche nel futuro da adulto, ad oggi con un nuovo studio basato proprio sul “co-sleeping”, ci si rende conto che per i piccoli non ci sono conseguenze dannose.
Bambini troppo consenzienti: quando diventa un problema
Ogni bambino ha un carattere diverso dall’altro, ma può capitare che spesso ci siano dei tratti corrispondenti tra gli uni e gli altri, che sono identificabili come modi di agire, o che vengono definiti proprio come modi di essere.
Oggi andiamo a parlare dei bambini che “soffrono” di mancanza di affermazione della propria volontà. Il dubbio è che questi ultimi siano spesso arrendevoli e rinunciatari, o ancora…troppo educati.
Fratelli maneschi, bullismo in casa
Oggi parliamo di uno studio recente condotto dal Dipartimento di Psicologia dell’Università di Warwick e pubblicato sul The Guardian.
Secondo questa ricerca, ben il 50% dei bambini analizzati nella sola Gran Bretagna ha subito del bullismo in casa propria.