Una nuova ricerca condotta da Lisa Feldrman Barrett, professoressa di Psicologia presso la Northeastern University, sembra destinata a cambiare molte delle tradizionali teorie su come riconoscere le emozioni delle persone dalle espressioni facciali. La psicologa ha infatti spiegato che, alle consuete espressioni del viso che gli scienziati, per oltre cinquanta anni, hanno ritenuto indicatrici degli stati d’animo di una persona, si possono aggiungere molti altri fattori utili a decifrare le emozioni, come il linguaggio del corpo, la prospettiva di visuale, e persino l’orientamento culturale.
Secondo la ricercatrice, “Questo sfida il credo a lungo mantenuto nella scienza della psicologia per il quale le espressioni sono la cosa più importante”.
Emozioni
Il lato positivo dell’autunno, come sconfiggere la tristezza autunnale
L’autunno, che a dire il vero ci sta regalando un caldo finire d’estate anche in questi primi giorni di ottobre, può renderci malinconici e farci sentire giù di morale. Non è solo il cielo grigio che può metterci tristezza creando scenari meno radiosi delle giornate soleggiate estive e lunghe. La mancanza di luce porta ad una produzione inferiore di ormoni della felicità, quelle sostanze che il nostro organismo secerne quando ci lasciamo coccolare dai raggi del sole e lasciamo che il benessere, l’ottimismo ed il calore si diffondano nel nostro corpo e di conseguenza nella nostra mente, facendoci stare bene. Come possiamo trovare il lato positivo nell’autunno?
Rabbia, come aiutare gli adolescenti ad incanalarla
Nulla viene dal nulla, spiega Signe Whitson, autrice di How to Be Angry: An Assertive Anger Expression Group Guide for Kids and Teens, a proposito della rabbia che crediamo spesso immotivata e che ci fa quasi paura, comune in molti adolescenti e bambini nei confronti dei loro coetanei e che spesso sfocia in conflitti più gravi che preoccupano genitori ed insegnanti e la società tutta. L’esperta spiega che bisogna guardare oltre quello che è il comportamento superficiale di un bambino e capire perché anche a sette anni e tra amichetti possano sorgere sentimenti così forti e dirompenti di aggressività.
Umore pessimo? Aiutatevi con l’attività fisica
Molto spesso capita di vivere una giornata non proprio idilliaca. Quante volte siamo di umore pessimo e cerchiamo di non pensare agli eventi negativi che ci perseguitano? Proposte utili per ovviare a questo problema ci giungono da un gruppo di studiosi della Pennsylvania e della Turchia. Sembrerebbe che condurre un’attività fisica regolare possa aiutare il miglioramento dell’umore delle donne.
L’umore del mondo?Sta su Twitter
Quante volte aggiornate il vostro stato sui social network? Sono tanti gli utenti che esprimono il loro stato d’animo sulla rete. Grazie anche a questo si è potuta tracciare una mappa mondiale dell’umore. Si tratta del frutto di un’analisi condotta da due ricercatori americani della Cornell University.
E’ finito il romanticismo: oggi solo sesso
E’ quanto attestato da una ricerca condotta dagli psicologi dell’Ido (Istituto di Ortofonologia di Roma) che interrogando ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 19 anni delle scuole medie e superiori romane ha considerato una situazione molto particolare. Sembra che i giovani d’oggi non siano in grado di parlare d’amore, ma le interazioni maggiormente preferite non sono più quelle umane, ma quelle instaurate tramite il Web.
Sesso in pubblicità: si vende di più
E’ il risultato di un’indagine condotta dall’Università della California che ha attestato come le aziende che utilizzano dei testimonial molto sexy all’interno delle loro pubblicità riescano a vendere di più. Quindi, il sesso e l’erotismo aiutano a vendere.
Umore migliore nel fine settimana
Dopo una dura settimana di impegni stressanti e lavoro quotidiano come si affronta una due giorni a ritmi più lenti e per qualcuno spensierata qual è il weekend? Esiste la depressione e lo stress da fine settimana ma nella maggior parte dei casi, almeno stando ad una recente analisi, sabato e domenica siamo più felici e l’umore migliora. A dirlo sono i ricercatori della Cornell University che hanno esaminato gli aggiornamenti su Twitter di ben 2,5 milioni di persone, pubblicando quanto scoperto sulla rivista di divulgazione scientifica Science.
Gli uomini sono restii alle confidenze?
Gli uomini e le donne sono diversi. Non sarà questa la prima né l’ultima indagine a confermarlo. Mentre le donne sembrano più interessate a parlare dei loro problemi e di affrontare le difficoltà con la comunicazione, gli uomini non sembrano essere dello stesso parere. Conclusione? Si tratta solo ti una perdita di tempo. Poche parole, più fatti. Lo studio è stato condotto dall’Università del Missouri e pubblicato su Child Development. Molto più pragmatici e materialisti, gli uomini non sono fatti per le confidenze. Non amano sfogarsi se sono assaliti da un problema.
Libera le tue emozioni
Emozioni negative, emozioni positive, tutte comunque hanno il loro peso, il loro valore indiscusso nel nostro bilancio emotivo. Spesso facciamo però l’errore di reprimere quello che proviamo anziché affrontarlo, farci i conti, comprenderlo, in una sola parola viverlo. Gli stati d’animo ci dicono qualcosa in più su di noi ogni giorno, ci insegnano a capire cosa e chi ci fa del male, chi va bene per noi e chi no, cosa ci fa sorridere e cosa ci fa soffrire.
Altro che antidolorifici: ridete!
Lo diceva anche Charlie Chaplin: ridere fa bene. Per il grande comico la risata funge come un tonico, un sollievo, un rimedio per attenuare il dolore. Oggi, dalla teoria si è passati alla pratica. Infatti, secondo uno studio britannico dell’Università di Oxford, ridere è importante per aumentare la propria soglia del dolore.
Sapersi controllare
Un sms inviato a tarda sera, quando la stanchezza e lo stress di un lungo giorno hanno annebbiato le nostre facoltà mentali, una reazione istintiva che ci ha fatto sfuggire di bocca parole a dir poco offensive che in momenti di lucidità non avremmo mai pronunciato. A chi non è capitato di perdere le staffe e poi pentirsi di quanto detto o fatto? Sapersi controllare non è facile se si è in presenza della persona o nel corso dell’episodio che ci ha scatenato la rabbia e l’irritazione. Lo è invece se si è lontani dal fulcro del nostro risentimento. O almeno è più semplice.
Chi trova un amico….dimagrisce
Il titolo del post risulterà molto strano. Ma, leggendo, capirete. Vogliamo riprendere il tipico motto “Chi trova un amico trova un tesoro”, cambiandolo. È quanto ci dice una ricerca della Ohio State University. Quanti di voi combattono quotidianamente con la bilancia per riuscire a perdere i chili di troppo? Quanti sono gli accorgimenti alimentari per evitare di aumentare di peso? Ebbene, sembra che il segreto del dimagrimento non sia soltanto nelle diete o nell’attività fisica. Ma, udite udite, negli amici.
Rabbia, accettarla per superarla
A distanza di mesi da un episodio che ci ha fatto a dir poco infuriare può capitare di sorridere, pensando a quanto si è stati stupidi a sprecare tante risorse, una dose così alta delle nostre emozioni, per qualcosa di irrilevante, a conti fatti, che a mente fredda ha dimostrato di non fare alcuna differenza per la nostra vita e di non avere alcun impatto su di noi. Eppure, se riusciamo a guardare alla nostra rabbia con distacco, a distanza di tempo, forse è proprio perché l’abbiamo vissuta così intensamente, ci siamo passati dentro come avviene per il dolore, il risentimento e le emozioni negative.