La situazione non è delle migliori. Dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi, la salita dello spread, l’instabilità dei mercati e le relazioni internazionali quanto mai precarie, al giorno d’oggi trovare lavoro in Italia non è per niente facile. Molte persone non hanno un impiego, ma il dato più sconcertante è che nemmeno si preoccupano di cercarlo più. È quanto stabilito dati Istat relativi all’anno scorso e raccolto in un report che rientra anche tra le pubblicazioni in collaborazione con l’Ufficio Statistico Europeo (Eurostat). Nel nostro Paese ci sono circa tre milioni di persone che rientrano nella categoria degli inattivi, ovvero di coloro che pur non avendo un lavoro non lo cercano, perché ormai troppo stanchi e sfiduciati.
Lavoro e Successo
A lavoro? Andate a piedi
Uno dei temi più scottanti dell’ultimo periodo riguarda lo stress provocato dal lavoro. Imprevisti, scadenze, obiettivi da perseguire, compiti da svolgere, tutto porta una grande ansia nei confronti del lavoratore sempre pronto a portare a termine tutto ciò che gli viene chiesto. A proposito dello stress causato dal posto di lavoro, l’Università di Lund, in Svezia, ha condotto una ricerca interessante.
Per trovare il lavoro basta il passaparola
Oggi non è facile trovare lavoro. Il mercato non offre grandi opportunità e molti sono, soprattutto i giovani, alla ricerca di un lavoro che li soddisfi e che possa gratificare le loro potenzialità. Il mondo del web, oltre ai soliti uffici di collocamento, può aiutare moltissimo dando a disposizione degli utenti siti web professionali, che vi permettono di presentare un curriculum vitae dettagliato e interazioni con il mondo delle aziende.
I luoghi di lavoro più insoliti
Il classico lavoro dell’impiegato che ogni giorno, ad orari fissi, si reca in ufficio è ormai passato di moda. Fortemente monotono, un lavoro di questo tipo diventa molto poco stimolante, soprattutto se non ci sono altre distrazioni. A questo proposito vogliamo parlarvi di una ricerca internazionale svolta da ZZA Responsive User Environmentsha. Secondo questa oggi i luoghi di lavoro sono molto cambiati. Biblioteche, ristoranti, caffetterie diventano delle aree pubbliche dove gestire il proprio lavoro.
Donne esperte del Web
Anche se le ultime notizie riguardanti il mondo del lavoro non sono confortanti, soprattutto per le donne, sono proprio queste a fare la differenza nel mondo del web. Se immaginate le donne ancora come casalinghe impegnate soltanto nelle faccende domestiche, dovrete dimenticare presto questa convinzione errata. La Rete ospiterebbe numerose quote rosa che attraverso di essa riescono a lavorare e ad essere produttive.
Lavorare part-time è dannoso per la carriera?
In un mercato del lavoro in continuo movimento e che fa della flessibilità la sua caratteristica fondamentale, molti sono i dipendenti che usufruiscono di un contratto di lavoro part-time. La terza edizione del Work Monitor Randstad non ha diffuso dei dati molto confortanti, soprattutto per le donne. La relazione ha monitorato la situazione lavorativa del terzo trimestre del 2011 in ventinove nazioni appartenenti all’Unione Europea.
Geni, alla ricerca di un nuovo Einstein
Gli esperti si interrogano da tempo su un quesito a dire il vero di non facile risoluzione: troveremo un altro Einstein? Nascerà un genio altrettanto sorprendente? Alcuni affermano che non ci riusciremo mai e che non dovremmo nemmeno provarci perché è impossibile, altri invece, più fiduciosi, sono convinti che non lo troveremo affatto perché sarà a lui a trovarci, a farsi notare come solo un genio sa fare. D’altra parte, come afferma la terza legge di Arthur C. Clarke,
ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.
Ma cos’è un genio e perché consideriamo alcune persone geniali?
Di cosa non sono capaci le donne?
Il mondo lavorativo è un campo d’azione difficile per tutti. In questi tempi di crisi economica trovare un lavoro soddisfacente è un miracolo per molti. Ma soprattutto per le donne è sempre più complicato farsi strada in un mondo in cui vigono stereotipi e condizionamenti di ogni tipo, in cui di regola il capofamiglia è l’uomo, che si occupa della gestione familiare e del lavoro.
La crisi come opportunità
Difficile rimanere ottimisti quando le borse crollano, i mercati soffrono e i Governi tirano la cinghia sottraendo linfa vitale alla ripresa dei consumi, allo sviluppo, alla salute, all’istruzione, al benessere ed a tutti quei settori che, a torto, torto marcio, vengono considerati non necessari, come l’arte, la musica, il cinema, l’istruzione, il sostegno e la fiducia alle idee ed allo slancio delle nuove generazioni. Eppure, crisi economica, personale, di valori o sociale che sia, spesso un momento difficile, in cui sembra che si sia toccato il fondo, fa nascere nuove speranze, sviluppa l’inventiva, la capacità di plasmare le avversità ed i venti contrari a proprio favore.
Il lavoro ideale non esiste
L’affermazione non farà piacere a molti. Ma si tratta dell’esito dell’indagine condotta da tre ricercatori della National University di Singapore, Zhaoli Song, Wendong Li e Richard Arvey. Leggendo l’articolo del Wall Street Journal è possibile comprendere che i tre studiosi si sono soffermati sulla scoperta dell’origine della soddisfazione nel lavoro. Cosa ci rende soddisfatti del nostro lavoro? E cosa, invece, ci porta ad odiarlo?
Sei antipatico? A lavoro guadagni di più
Quando si inizia a lavorare in ufficio la prima cosa a cui si pensa: riuscirò a risultare simpatico a tutti i miei colleghi? Si inizia ad offrire caffè, a fare lunghe chiacchierate, ad offrire qualche spuntino, a dare il massimo nei propri compiti per risultare quanto più simpatici e in gamba possibile. Ebbene, sembra che tutti questi sforzi, alla fine, non vengano premiati. Potete pure essere scortesi a lavoro. Anzi, esserlo vi renderà “ricchi”. Un gruppo di ricercatori statunitensi, guidato da Timothy Judge, docente di Management presso il Mendoza College of Business dell’ Università di Notre Dame. I dati abbracciano vent’anni di studi e più di diecimila dipendenti che nel corso del tempo sono stati sottoposti a sondaggi e questionari.
Le donne sono le più infelici a lavoro
A pubblicare questa “triste verità” è la rivista Jezebel sul suo sito Internet. Si tratta di un sondaggio promosso da Captivate Network, canale americano di informazione e news. Si è tracciato il profilo della lavoratrice più infelice del mondo. Molte potranno non essere d’accordo o al contrario riconoscersi appieno in questa figura, ma sembrerebbe che l’identikit della donna moderna in carriera e soddisfatta nasconderebbe in realtà tanti fantasmi. Il ritratto dell’infelicità sarebbe una donna single, quarantenne, con un discreto reddito, probabilmente un medico o un avvocato.
Lavoro, più tempo o più qualità per ottenere risultati migliori?
I sacrifici ripagano, sì, attraverso le difficoltà, come vuole un saggio motto latino, si percorre la strada che conduce alle stelle. Questo non vuol dire, però, che per ottenere dei buoni risultati in un progetto bisogna necessariamente soffrire ed autoflagellarsi o peggio consacrare tutte le nostre risorse vitali tralasciando le altre sfere importanti della nostra esistenza. Si possono raggiungere grandi obiettivi anche con equilibrio, più velocemente e senza sforzi eroici semplicemente imparando ad impiegare il tempo in modo produttivo.
Lavoro, valuta il tuo capo con un test
Generalmente sono i dipendenti ad essere valutati dai loro superiori in termini di produttività, efficienza, carattere, rispetto. La psicologa americana Harrier Lerner, autrice di The Dance of Anger, ci propone questo test al contrario ovvero valutare il capo o comunque i vertici della propria azienda, i datori di lavoro, i diretti superiori, in base ad alcuni parametri specifici che ne tracciano il profilo professionale più o meno capace. Un esercizio divertente e anche rilassante se vogliamo, che aiuta anche chi si sente sempre responsabile di tutto quanto non va a lavoro a capire che ci sono alcune responsabilità che vanno attribuite ad altri attori in gioco. Vediamoli nel dettaglio e buon divertimento!