Gli ormoni sessuali scelgono il nostro lavoro

 

Quante volte pensiamo di affidarci al destino o crediamo nella fortuna? Soprattutto dopo aver brillantemente superato un colloquio di lavoro ed essere riusciti a conquistare il tanto agognato “posto di lavoro” decidiamo e ci convinciamo di “aver avuto una gran fortuna”. Il mondo del lavoro è complicato e a volte anche in esso ci sono delle “situazioni” che risultano ancora strane. Il classismo distingue fra mestieri tipicamente maschili e tipicamente femminili.

Lavoro, le donne devono fare attenzione al mouse

 

 

Quando si fanno dei lavori molto sedentari, si sta ore in ufficio a lavorare al pc, si utilizza spesso il mouse, a meno che non si sia così abili con i comandi della sola tastiera. Per le donne questo ritmo lavorativo serrato creerebbe un grande fastidio. Viene chiamato comunemente “mal di mouse” e può causare un dolore molto forte. In particolare, le donne devono dosare l’utilizzo di questo strumento informatico con parsimonia. Sembrerebbe, infatti, secondo i dati INAIL, che l’uso costante del mouse genera la sindrome del tunnel carpale.

Lavoro, come diventare un vero professionista

 Come diventare bravi nel proprio lavoro, ovvero esperti, professionisti nel proprio ambito? Negli ultimi trent’anni la ricerca ha esaminato le migliori menti ed eccellenze in diversi campi, dallo sport, all’aviazione, dalla musica alla scienza, per scoprirne di più sul miglioramento delle abilità professionali. Le diverse risposte fornite finora dalla scienza sono illustrate nel volume Development of Professional Expertise: Toward Measurement of Expert Performance and Design of Optimal Learning Environments, pubblicato da K. Anders Ericsson. Esaminiamo insieme i fattori principali del successo professionale.

Rientro a lavoro, come affrontarlo senza stress

 Il rientro a lavoro dopo le vacanze può risultare traumatico. Da un clima di relax, distensione e dolce far niente si passa alla ripresa di doveri, progetti da portare a termine, tensione, pressioni. Come resistere o comunque come allentare la morsa dello stress da rientro che mina il nostro equilibrio psicofisico? Abbiamo già detto in approfondimenti precedenti che tornare almeno un giorno prima della data del ritorno in ufficio è molto importante per organizzarsi e riorganizzarsi con calma, per arrivare calmi, freschi e non trafelati al momento del ritorno a lavoro.

Lavoro indipendente, ostacoli alla produttività e soluzioni

 Abbiamo affrontato, nel precedente articolo, gli errori principali che commette nella gestione del tempo chi svolge un lavoro indipendente, ovvero essere troppo indulgente con se stesso e concedersi troppi strappi e pause anche quando non ce ne sarebbe alcun bisogno o al contrario tirare troppo la corda, pretendere troppo da se stessi e cadere nel vortice della dipendenza da lavoro, sottraendo tempo prezioso alla vita sociale ed al tempo libero per lavorare fino allo stremo delle forze per se stessi. Come evitare queste due tendenze, entrambe nemiche della produttività, seppur diametralmente opposte?

Lavoro indipendente, gestire il tempo

 Chi svolge un lavoro indipendente o ha intenzione di mettersi in proprio, a questo proposito vi suggerisco di testare il vostro potenziale consultando il nostro profilo, si ritrova a dover gestire se stesso, il tempo a disposizione in modo del tutto autonomo, ha delle scadenze come tutti ma può organizzarsi come meglio ritiene opportuno. Può sembrare una passeggiata ma in realtà essere il proprio capo nasconde non pochi tranelli quando si parla di produttività e rendimento e di portare a termine un lavoro, ultimare un progetto, raggiungere degli obiettivi in tempi ben definiti.

Sovrappeso? Per le donne è fonte di insicurezza sul lavoro

 

 

Essere in sovrappeso non è sempre bello. Possiamo credere alla fantasia filmica ed illuderci guardando il successo di “Bridget Jones”, la famosissima trentenne inglese nata dalla penna di Helen Fielding, che nonostante i chili di troppo, il vizio del fumo e la sbadataggine cronica è in grado di trovare sia il lavoro che l’uomo dei suoi sogni in Marc Darcy. Oppure possiamo divertirci guardando il musical “Hairspray” e credere davvero nel motto: “Grasso è bello”. Ma molte donne che combattono quotidianamente con la bilancia e con qualche chilo di troppo potrebbero non essere d’accordo.

Essere arroganti a lavoro. Aiuta gli uomini, ma non le donne

 

 

I segreti per fare carriera sono inesplicabili. Oggi cercare di essere iperattivi, simpatici, proattivi, pronti a qualsiasi eventualità si presenti di fronte al nostro cammino lavorativo è diventato l’obbligo per tutti coloro vogliano iniziare a lavorare in modo serio e continuativo. Bisogna essere gentili o scontrosi? Riporre grande attenzione al proprio aspetto fisico o alle conoscenze acquisite? Ma la scalata al successo sembra essere diversa a seconda del sesso della persona considerata. Ebbene sì, uomini e donne fanno carriera in modo diverso.

Lavoro e attitudini, l’incontro tra domanda ed offerta

 Come orientarsi verso una carriera e scegliere un tipo di lavoro piuttosto che un altro? Anche oggi, tra precariato, disoccupazione e scarse possibilità di scelta, ci si può trovare nella situazione di poter dare un indirizzo preciso alla propria vita professionale. Si pensa sempre a cosa può offrirci un lavoro, a cosa possiamo dare e molto poco a cosa chiediamo noi ad un lavoro. Ci aiutano in questa impresa ardua ma non impossibile alcuni preziosi consigli degli autori di Fearless Job Hunting (New Harbinger, 2010), Sam Klarreich, Russ Grieger, Nancy e Bill Knaus.

La semplicità come fattore di successo di un’azienda

 La complessità impera. Fateci caso. Amo la tecnologia, le immense opportunità che offre ma penso che alcune applicazioni siano stupide e completamente inutili oltre che controproducenti. Il navigatore, ad esempio, che ci sta portando a non allenare la nostra memoria spaziale ed a farci perdere il senso di orientamento interno di cui tutti, anche senza GPS, siamo dotati. Mi è capitato di dover dire ad un mio amico, che aveva percorso tre volte la stessa strada seguendo il dio navigatore, che avevo notato la stessa auto bianca parcheggiata lungo il percorso ed è solo così che ha smesso di girare in circolo come un folle.

Giovani in crisi più prudenti

 

 

In questi giorni i media continuano a tartassarci di notizie relative alla crisi economica delle borse, che sempre più sfiduciano la popolazione sugli investimenti e soprattutto fomentano i dubbi sul futuro, sulle aspettative e su tutto quello che dovrebbe succedere in un futuro prossimo. Un nuovo studio di due economisti italiani, ha messo a fuoco come chi si riesce a salvare da un periodo di recessione dell’economia, faccia si che la vita sia più propensa al rischio rispetto agli altri.

Capo narcisista: rischio fallimento

 

 

Le caratteristiche di un leader, soprattutto se aziendale, sono risapute da tanto e soprattutto devono essere molto spesso compatibili con le più differenti espressioni caratteriali dei singoli dipendenti. Parliamo di caratteri tipici come l’autorità e soprattutto la diffusione di sicurezza.
Ci sono però delle accezioni particolari, che vanno spesso in contrasto tra il carattere della persona ed il ruolo che ricopre in società e sul lavoro.

In vacanza dal lavoro solo un italiano su due

 In vacanza dal lavoro e da cosa altrimenti? Sembra scontato che le ferie rappresentino il momento di staccare la spina, lasciando in ufficio progetti, contatti, relazioni in sospeso, dossier da leggere, documenti da firmare, pratiche da intraprendere, clienti assillanti, discussioni. Non solo è difficile lasciarsi dietro le noie ma spesso lo è ancora di più abbandonare l’entusiasmo per un nuovo lavoro, un’opportunità di crescita allettante, nuovi interessanti sodalizi professionali.

Precari a rischio danni psicologici

Precari e precariato, due termini molto diffusi di recente sia a livello mediatico, sia a livello amichevole, infatti ad oggi, sembra che ognuno di noi conosca almeno un precario, che sia amico o familiare, poca è la differenza che fa.
Ebbene questa condizione di instabilità lavorativa, ha portato a tantissime insurrezioni sociali ma soprattutto a tantissimi problemi psicologici per chi si trova in questa condizione e per chi sta vicino a chi è in questa condizione. Il nome tecnico attribuito a questa sorta di patologia, si chiama Sindrome da lavoro precario. Ad esserne colpiti, circa il 25% dei giovani che non hanno un impiego stabile e duraturo.