Fonte foto: amestessa.blogspot.com/2008_12_01_archive.html
Il sentirsi soli dal punto di vista psicologico, è interpretabile in due modi. Per gli esperti può essere sia il segno di un sentimento triste, di perdita, collegato al rifiuto e all’isolamento ma anche una condizione serena, gioiosa,in cui la consapevolezza di sè, accresce l’interiorità e dà respiro alla creatività, al desiderio di farsi “nuovi”.
Tale distinzione, viene affrontata e sottolineata dagli autori del volume che fanno riferimento a delle concezioni letterarie e filosofiche ma di fatto, nell’ottica psicoanalitica, la distinzione tra solitudine legata al dolore e quella serena, è possibile riscontrarla nelle contrapposte posizioni teoriche della Klein (solitudine depressiva) e di Winnicott (solitudine evolutiva).