Tempo libero: sette modi per allungare la giornata

 Nella frenesia della società moderna che ci costringe continuamente a cercare, spesso invano, il tempo perduto, ritagliarsi un piccolo spazio può trasformarsi appunto in una difficile impresa. Capita spesso, infatti,  di arrivare a fine giornata e, terminati il lavoro e gli impegni quotidiani, avere voglia di dedicarsi ad attività di svago e non trovarne il tempo.

Se avessi qualche ora in più… e un orologio magico per poter risolvere il problema. Ma visto che le magie appartengono alla fiabe, possiamo comunque seguire alcuni accorgimenti che utili per allungare la giornata.

Linguaggio del corpo: come migliorarlo?

Non esiste un unico modo per utilizzare al meglio la propria comunicazione non verbale. Tuttavia esistono numerosi consigli pratici da seguire per ottimizzare il nostro linguaggio del corpo e adeguarlo ad ogni situazione.

Prima di cambiare la propria gestualità, è necessario acquisire una maggiore consapevolezza su come utilizziamo il nostro corpo. Proviamo ad osservarci, magari con l’aiuto di uno specchio, per studiare la nostra postura in diverse situazioni: in piedi, da seduti, mentre parliamo con qualcuno, ecc.

Alla ricerca del tempo perduto

Capita molto spesso di ritrovarsi a fine giornata senza essere riusciti a fare tutto quello che avevamo programmato. La maggior parte delle volte la causa non è un imprevisto o un ostacolo particolarmente insidioso, ma la mancanza di tempo.

Eppure esistono numerosi trucchi salva-tempo che ci permetterebbero di guadagnare momenti preziosi nell’arco della giornata e di ottimizzare così impegni e qualità della vita.

S.L.A.A., i Dipendenti dal Sesso e dall’Amore Anonimi

 S.L.A.A. è una sigla che sta ad indicare “Sex and Love Addicts Anonymous“. Ssi tratta di un gruppo nato a Boston negli anni ’30 e promosso da alcuni alcolisti anonimi, i quali si accorsero che il sesso e l’amore potevano creare una dipendenza vera e propria, con effetti equivalenti a quelli causati dall’ alcool o dal gioco d’azzardo.

Nascono così i “Dipendenti dal sesso e dall’amore anonimi“, un gruppo di persone diverse tra loro per sesso o posizione sociale, ma accomunate dal fatto di essere vittime di disturbi affettivi e sessuali; questi gruppi sono aperti a tutti, la partecipazione è gratuita e si riuniscono per discutere ognuno delle proprie esperienze imparando a coglierne i benefici.

Non si finisce mai di imparare

 Il concetto di apprendimento è spesso collegato esclusivamente al campo scolastico e universitario. Si nasce, si cresce, si studia e, quando si arriva nel mondo del lavoro, ci si allontana il più possibile dai panni di studenti.

Niente di più sbagliato. Oltre a portare, quando è possibile, la nostra esperienza sui banchi nella carriera professionale, occorre essere sempre pronti a imparare cose nuove, immagazzinare informazioni che possano tornarci utile in qualsiasi occasione della vita. Perché studiare non significa per forza stare col capo chino sui libri. Studiare significa esplorare, arricchirsi, non smettere mai di crescere.

Training autogeno, alleviare l’ansia con l’esercizio della calma

 Il training autogeno è una tecnica utilizzata dalla psicologia clinica per combattere principalmente i disturbi causati dallo stress e nasce negli anni ’30 dallo psichiatra tedesco Johannes Heinrich Schultz.

Considerato come la tecnica di rilassamento per eccellenza, si differenzia dagli altri strumenti psicologici per la sua autonomia; l’obiettivo di Schultz era infatti quello di sviluppare una procedura che permettesse al’individuo di lavorare su se stesso in modo indipendente.

Basta col vittimismo!

A volte può succedere di restare prigionieri di una mentalità troppo vittimistica: l’insoddisfazione diventa cronica, non riusciamo ad essere in sintonia con le persone che ci circondano e non abbiamo neppure le energie per migliorarci.

Ecco quindi qualche consiglio per rompere questo circolo vizioso e cominciare a vivere in modo più positivo, magari con un pizzico di ottimismo.

Tecniche di miglioramento personale: il diario

 Scrivere un diario è un’attività particolarmente consigliata da alcuni life coach per cercare di migliorare noi stessi giorno dopo giorno. Può sembrare una pratica abbastanza semplice, ma può portare a grandi cambiamenti nella nostra vita.

Quali sono i benefici che nascono dal tenere un diario? Un diario aiuta a sviluppare un buono spirito d’osservazione. L’abitudine di scrivere ogni giorno ci permette infatti di mettere a fuoco molto più dettagli rispetto a quanto la nostra mente è abituata a registrare coscientemente.

Anthony Robbins a Roma: ‘Sprigiona il potere che è in te!’

 Dopo l’enorme successo riscosso il 27-28 settembre scorso, Anthony Robbins ha annunciato che tornerà a Roma con il seminario “Unleash the Power within” – “Sprigiona il potere che è in te“. L’appuntamento è dal 24 al 27 giugno 2010 a Roma.

Per i pochi che ancora non conoscono il personaggio, Anthony Robbins è il più famoso formatore del mondo. Il New York Times lo definisce “il più grande motivatore del potenziale umano”: non a caso, ha lavorato con personaggi come Mikhail Gorbachev, Bill Clinton o la Principessa Diana ed i suoi corsi sono tra i più seguiti in assoluto.

Leggere per migliorare il pensiero e la comunicazione

 Leggere un buon libro non è solo una piacevole attività per riempire il tempo libero, ma coinvolge una serie di aspetti che apportano benessere all’individuo. La lettura da un lato sviluppa il pensiero perché implica il ragionamento, dall’altro ci permette di non pensare, di staccare dallo stress quotidiano, di ritagliare una parte di giornata solo per noi.

Quando leggiamo siamo soggetti attivi, ogni libro apporta modifiche al pensiero e arricchisce il nostro vocabolario, per questo rappresenta un buon mezzo per migliorare il linguaggio e la comunicazione e ci offre svariati spunti di discussione; ciò favorisce lo sviluppo delle relazioni interpersonali e l’espressione del pensiero individuale.

Aumentare l’autocontrollo: il metodo dei Quattro Scalini

 Avete l’abitudine di lavarvi le mani più volte? Tendete a sistemare le cose sempre allo stesso modo o conservate vecchi oggetti inutili solo perchè avete paura di buttarli? Allora anche voi soffrite di disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). In questi casi, l”individuo tende a ripetere varie volte la stessa azione, sceglie cioè determinati comportamenti ritualistici per liberarsi dalla sensazione di angoscia.

Il disturbo ossessivo-compulsivo è causato da una disfunzione cerebrale in cui il cervello invia lo stesso messaggio a piccoli intervalli di tempo e il soggetto ripete la medesima azione ogni volta che percepisce il messaggio. Moltissime persone, donne  e uomini, attuano ogni giorno comportamenti compulsivi, e il “metodo dei 4 scalini”  suggerisce una valida soluzione per riacquistare l’autocontrollo in 4 mosse.

Accrescere l’autostima, consigli preziosi da Andrè e Lelord

 Quando si parla di autostima spesso si attribuisce un significato completamente diverso da quello che la parola possiede effettivamente, cioè abbiamo la tendenza a descrivere l’autostima come i vari aspetti che ci fanno apparire persone apprezzabili agli occhi degli altri.

Cosa significa avere autostima? Stimare significa valutare, che è diverso da essere valutati. A questo punto è il caso di formulare diversamente la domanda:  sulla base di quali valori valutate il vostro livello di autostima?

Locus of control, destino o forza di volontà?

 Come avvengono i processi che generano le scelte individuali? Questo è un tema studiato a lungo dalla psicologia e dalla filosofia, e che generato opinioni molto distanti tra loro. Importanti autori come Skinner credono poco nell’esistenza del libero arbitrio, sostenendo che il comportamento degli uomini è strettamente influenzato dalle riposte positive o negative che l’ambiente fornisce.

Altri invece, come Albert Bandura e Fritz Heider, affermano che la maggior parte delle decisioni della vita hanno come protagonista l’individuo e il ragionamento personale. Destino o forza di volontà? Per rispondere a questo quesito gli psicologi hanno formulato il concetto di locus of control, che significa ‘luogo del controllo’.