L’importanza di “disinnescare” i cattivi ricordi e di modificare l’apprendimento

Molti disturbi psicologici, come le fobie, le dipendenze, il disturbo ossessivo-compulsivo e il disturbo post-traumatico da stress, possono avere a che fare con la memoria e l’apprendimento, nel senso che una determinata situazione può essere associata ad un dato comportamento-ad esempio, vedere un bar pieno di persone che fumano può indurre ad accendersi una sigaretta-e riattivare ansie e paure o spingere ad agire in maniera inappropriata. Gli psicologi cercano in genere di lavorare su queste associazioni inconsce tra un determinato “stimolo” e una determinata “risposta” suggerendo di associare mentalmente allo stimolo altre possibili risposte, ma ciò, spesso, si rivela tutt’altro che semplice, e i pazienti possono facilmente avere delle ricadute.

Da semplici paure a fobie, il potere della mente

Avere paura è del tutto normale e tutti abbiamo paura di qualcosa, più o meno intensamente e più o meno consapevolmente. La paura è un meccanismo naturale, di difesa, che ci porta ad avvertire come reale il pericolo, a proteggerci da elementi, persone, azioni, situazioni che potrebbe danneggiarci. Non avere paura, a volte, è estremamente deleterio perché porta a non percepire il rischio e a scelte, azioni, comportamenti lesivi della propria salute psicofisica. Pensate a chi non ha paura di ammalarsi di cancro e fuma 2-3 pacchetti di sigarette al giorno o a chi non ha paura di soggetti socialmente pericolosi e si avvicina troppo a persone che potrebbero fare dei gesti insani.

Esame del sangue? Vincere la paura si può

 

Quante volte abbiamo accompagnato i nostri bambini all’ASL per il prelievo del sangue o quante volte ci siamo seduti noi su quella sedia per far prelevare al medico il nostro sangue per delle analisi di routine? Lacrime, urla, paura. Molto spesso non sono solo i più piccoli ad essere spaventati dalla semplice puntura per il prelievo del sangue. Per molti si tratta di una vera e propria tortura, prima finisce meglio è. Le motivazioni possono essere le più varie: non si sopporta la vista del sangue, si ha paura del dolore da poter provare, si pensa di svenire. Pensiamo ad ognuno di questi “problemi”.

L’islamofobia, le vittime dimenticate dell’11 settembre

 Paura, tanta, quella che ha invaso il mondo dieci anni fa a seguito dell’attentato terroristico dell’11 settembre alle Torri Gemelle di New York. Tante le vittime nel crollo dei grattacieli, tutte note, identificate e ricordate come è doveroso che sia quando la vita viene spezzata in due dal fondamentalismo violento, dalla follia degli estremismi. Ci sono numerose altre morti scatenate non dall’attacco in sé ma dalle sue conseguenze sugli equilibri sociali degli USA e non solo, persone uccise, ferite o insultate solo perché di religione islamica che erano nel posto sbagliato al momento sbagliato quando la furia e la rabbia di chi vede crollare il baricentro della sua cultura si è abbattuta su negozi gestiti da islamici, centri culturali, studenti.

Paura ed ansia, una relazione pericolosa

 Roosevelt affermava che l’unica cosa di cui aver paura è la paura stessa. In realtà avere paura è assolutamente normale per non dire  vitale per preservarci da situazioni di pericolo. Come spiega la psicoterapeuta americana Linda Walter, autrice della serie di volumi Tips From a Therapist, lo spavento ci salva la vita in più di un caso. Ad esempio, il suono di un clacson mentre attraversiamo la strada e siamo distratti ci scatena la paura di finire investiti e ci permette di spostarci tempestivamente. In un contesto simile, avere paura ci sembra assolutamente normale e giustificato, dopo l’episodio tutto ritorna alla normalità, battito cardiaco, respirazione, stato d’animo.

Donne paurose con coraggio

 

 

Un titolo che può sembrare emblematico, ma abbastanza intuitivo per far comprendere la completezza della personalità femminile, anche nel momento in cui si tratta di parlare fi paure e fobie. Il pensiero e la mente sono soliti riuscire ad abbattere sotto forma di un martello pneumatico, anche la psiche più forte. Un’idea che non è piacevole può infatti far crollare sia la mente che il corpo, senza esclusione di colpi.

Xenofobia, perché abbiamo paura del diverso

 Ci sono storie che emergono nella loro tragica e sanguinosa evidenza, come sta avvenendo in questi giorni con la strage compiuta in Norvegia da un fondamentalista cristiano, proclamatosi vendicatore di un’identità sociale ben definita contro il multiculturalismo. E poi ci sono storie che esplodono un solo colpo che subito ripiomba nel silenzio assordante dell’indifferenza. E’ il caso della morte di Balbir Singh Sodhi, assassinato il 15 settembre del 2001, in Arizona, da un fondamentalista americano che voleva vendicare le stragi dell’11 settembre.

Perdere il cellulare: depressione dietro l’angolo

L’essere umano è molto legato alle cose materiali e difficilmente riesce a staccarsi da esse. Pochi sono gli individui che riescono a raggiungere attraverso la meditazione, uno status così elevato da riuscire a distaccarsi completamente da tutto quello che ci circonda. Il cellulare è uno degli strumenti da cui non riusciamo più a staccarci, e proprio per questo, ha un retroscena alquanto pericoloso.

Suicidio: causa della paura della povertà

Paura di diventare poveri. Questa sarebbe la prima causa che avrebbe portato un aumento dei casi di suicidio in Europa e nel mondo nell’ultimo decennio. A parlarne, sono stati tutti gli esperti di salute e di psicologia, in stretta relazione con gli esperti di economia, che stanno analizzando di quanto è stato l’incremento dei casi di suicidio tra il 2007 ed il 2009, in età lavorativa.

Superare la paura di volare con la Voglia di volare

 Paura di volare, l’aviofobia. Un timore molto comune (colpisce sei italiani su dieci) che affonda le radici nell’angoscia che deriva dal senso di impotenza, una volta in volo, quel sapere di aver affidato il proprio destino ad un velivolo ed al pilota che sfidano il vuoto, appesi ad un’incertezza, tenendo con il respiro sospeso fino al momento dell’atterraggio, incolumi.
Quando arriviamo a destinazione, dopo aver viaggiato in auto, fateci caso, non ci sentiamo dei miracolati come quando scendiamo dall’aereo. In tal caso, all’arrivo, ci sembra quasi di essere sopravvissuti.

Paura di amare

 Paura di amare, un timore che spinge ad isolarsi, a non instaurare legami profondi spesso per evitare di soffrire, di esporsi. Un atteggiamento verso le relazioni sentimentali che può essere sporadico, legato ad esempio ad un periodo di sfiducia nei confronti dell’altro sesso imputabile ad una delusione recente, o più radicato, con origini profonde da ricercarsi nella convinzione che costruire rapporti solidi sia inutile perché tutto finisce e non vale la pena impegnarsi in una storia. In alcuni casi gravi, la paura di amare si fa irrazionale e diventa fobia con attacchi di panico, sudorazione eccessiva, ansia, tremori che insorgono al solo pensiero di innamorarsi o di essersi già innamorati. E’ la philofobia.

Come superare la paura di volare

 Come superare la paura di volare? Sono in tanti a non sentirsi propriamente a loro agio su di un aereo. La sensazione di non stare più con i piedi per terra, l’impotenza che deriva dalla consapevolezza di affidare il proprio destino al pilota, alle condizioni meteorologiche, il timore di eventuali avarie ed oggi di attentati percepito come reale anche se le probabilità che ci capiti qualcosa di brutto in volo, ad esempio in rapporto ad incidenti stradali o a sparatorie per strada, sono decisamente minime. La paura irrazionale è un terrore eccessivo non motivato da reali condizioni di pericolo che ci mette ansia e spesso ci porta ad evitare l’oggetto che la scatena, in questo caso si evita di volare.

Paura del buio negli adulti

 Paura del buio negli adulti: da cosa dipende, come si manifesta e come superare questo timore? Sappiamo che l’acluofobia, dal greco achlys, oscurità e fòbos, paura, conosciuta anche come scotofobia, è una sensazione di terrore ed ansia che attanaglia quando ci si trova in ambienti quasi o completamente oscuri. La mancanza di luce scatena pensieri spesso ossessivi non tanto sul buio in sé quanto piuttosto sulle insidie ed i pericoli invisibili che vi si potrebbero annidare.

Paura del dentista, come superare l’odontofobia

Paura del dentista: continuiamo oggi il nostro excursus sulle fobie e chiariamo bene di cosa stiamo parlando quando menzioniamo l’odontofobia. Quest’ultima è stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), come una malattia vera e propria.
Secondo quanto stimato proprio dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’odontofobia, sarebbe anche molto diffusa, in quanto circa il 15% – 20% della popolazione mondiale, soffre di questa paura. Ma di cosa si tratta? Ovviamente, per tutte le persone che soffrono di odontofobia, il medico dentista diventa il proprio incubo peggiore. Non si tratta quindi di un disagio nell’affrontare delle sedute odontoiatriche, come può succedere a buona parte di noi.