Disturbo dell’identità e personalità, novità in campo criminologico

 Il disturbo dissociativo dell’identità (DID) è solitamente causato da uno stress elevato, causato da eventi traumatici (perdite, violenze, disastri naturali) o da un conflitto interiore acuto che la mente cerca di risolvere separandosi da sentimenti e informazioni inaccettabili. Tale disordine, collegato a sintoni quali depressione, ansia, fobie, attacchi di panico,  fino ad oggi è stato descritto come una condizione caratterizzata dalla presenza di due o più identità o stati di personalità distinte, ciascuna con i propri modi di relazionarsi, percepire e pensare nei confronti di se stesso e dell’ambiente.

Fobia del corpo, nuovo studio sul Disturbo da Dismorfismo Corporeo

L’eccessiva paura di avere difetti del corpo può condurre ad una vera e propria fobia, il Disturbo da Dismorfismo Corporeo (BDD), un disordine dell’immagine corporea che causa una preoccupazione eccessiva relativa al proprio corpo, a tal punto da compromettere la vita relazionale delle persone che ne soffrono. I difetti fisici vengono percepiti in maniera irrealistica e possono portare a una vera e propria ossessione per la quale il corpo è imperfetto quando in realtà ha un aspetto completamente normale. Oltre il 75% delle persone con questo disturbo pensa al suicidio e il 25% di questi tenta di togliersi la vita propria. 

Sintomi dell’ansia e fobia, scoperto un legame con l’invecchiamento precoce

C’è un legame tra i sintomi dell’ansia, in particolar modo quella legata alla fobia, e invecchiamento precoce? I ricercatori del Brigham and Women’s Hospital (BWH) e dell’Harvard Medical School di Boston, in uno studio pubblicato su PLoS ONE, suggeriscono come donne di mezza età e anziani che soffrono di alti livelli di ansia di natura fobica hanno maggiori probabilità di giungere ad un invecchiamento precoce. Questo quadro è caratterizzato, oltre all’esistenza di ansia fobica, dalla presenza di telomeri più corti.

Infertilità, scoperto legame con depressione, ansia o altri disturbi mentali

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Esiste una relazione tra infertilità, depressione, disturbi d’ansia o altre condizioni psicopatologiche nella popolazione femminile? Fino ad oggi gli studi effettuati sull’argomento erano basati su singoli casi clinici, la ricerca che viene qui presentata, al contrario, è stato condotta in Danimarca ed ha riguardato una popolazione di quasi centomila donne con diagnosi di infertilità tra il 1973 e il 2008, i cui dati sono stati incrociati con quelli presenti sul Danish Psychiatric Central Registry che fornisce informazioni sui su ricoveri per disturbi psichiatrici.

Povertà, stress e livello di benessere, esiste un legame?

 

Esiste una relazione tra povertà, stress, livello di benessere e salute nelle persone? Il dottor Thomas Fuller-Rowell, ricercatore presso l’University of Wisconsin-Madison, ha condotto uno dei primi studi che hanno considerato l’impatto che la discriminazione di classe può avere sullo stato di salute delle persone. Fino ad ora gli studi effettuati si erano concentrati in particolar modo sui legami tra povertà e cattiva salute. Secondo Fuller-Rowell, lo studio, pubblicato online su Psychological Science, suggerisce che lo stress causato dalla discriminazione in base alla classe sociale può essere un fattore importante per spiegare l’influenza negativa della povertà sullo stato di salute.

Genitori con disturbi legati ad ansia sociale? Possono trasmetterla ai figli

Soffrire di un disturbo d’ansia sociale rappresenta una condizione che aumenta la probabilità di avere dei figli che presentano vissuti e comportamenti legati all’angoscia, secondo una ricerca condotta presso il Johns Hopkins Children’s Center e che verrà pubblicata sulla rivista Child Psychiatry and Human Development. Secondo i ricercatori, le persone che soffrono di disturbo d’ansia sociale metterebbero in atto uno specifico sottoinsieme di comportamenti responsabili di aumentare i livelli di ansia nei bambini. Tra questi comportamenti, individuati dai ricercatori, sono stati inclusi anche la mancanza o l’insufficiente presenza di calore e di affetto e la tendenza a rivolgere critiche o a manifestare dubbi verso la prole.

Lo stress durante l’infanzia aumenta il rischio di malattie croniche

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Lo stress e la trascuratezza emotiva sperimentati durante l’infanzia, fino all’adolescenza, secondo diversi studi presenti in letteratura, aumentano la probabilità di soffrire di disturbi psichiatrici in età adulta. Ora, secondo uno studio condotto presso il Rush University Medical Center e pubblicato sull’edizione online di Neurology i bambini che non ricevono cure adeguate e sono sottoposti a stress emotivo possono avere un rischio più elevato di malattie croniche, tra cui l’ ictus in età adulta.

Disturbo post traumatico da stress (PTDS), quali sono gli individui più esposti?

 Per disturbo post traumatico da stress (PTSD) si intende una grave forma di disturbo d’ansia che può verificarsi in seguito all’esposizione ad un un evento traumatico. Fino ad oggi i professionisti della salute mentale non erano in grado di sapere in anticipo gli individui più esposti allo sviluppo di questo disturbo. Ora, un nuovo studio  presentato alla Neural Information Processing Systems Conference, ha cercato di capire se fosse possibile individuare in anticipo gli individui più suscettibili di presentare il PTDS se esposti ad un evento traumatico.

Sintomi della depressione ed esposizione alla luce notturna, scoperto un legame

 

Tra i sintomi tipici della depressione ed esposizione cronica alla luce notturna potrebbe esserci un collegamento. E’ quanto sostiene Tracy Bedrosian, uno dei principali autori di un recente studio, condotto sui criceti presso l’Ohio State University, i cui risultati confermano le crescenti evidenze che indicano l’esposizione cronica alla luce artificiale notturna come responsabile dell’aumento dei casi di depressione negli ultimi 50 anni.

I sintomi di depressione e ansia possono essere curati migliorando la memoria

Persone che soffrono di depressione ed ansia possono trarre beneficio da un trattamento mirato al recupero della memoria di eventi passati? Le ricerche e gli studi fin qui condotti hanno dimostrato come le persone affette da depressione hanno difficoltà a servirsi delle memorie del passato per risolvere i problemi e ciò li conduce, tra l’altro, a sperimentare sentimenti legati all’angoscia. In uno studio che apparirà prossimamente su Clinical Psychological Science, gli psicologici iraniani Hamid Neshat-Doost dell’ Università of Isfahan, in collaborazione, con altri colleghi, hanno sperimentato l’efficacia di un programma di formazione specifico per migliorare le prestazioni mnemoniche per gli eventi del passato e valutato gli effetti di tali progressi sui sintomi depressivi.

Lo stress aumenta il rischio di morte per ictus

Il disagio psicologico e lo stress che ne deriva è associato ad un alto rischio di morte per ictus, secondo uno studio apparso sul CMaj (Canadian Medical Association Journal). Lo stress di natura psicologica è molto diffuso nella popolazione generale, riguarda circa il 15% -20% delle persone, ed è associato a fattori quali ansia, depressione, disturbi del sonno e perdita di fiducia. Sebbene ci siano evidenze che collegano il disagio psicologico alla malattia coronarica, fino ad oggi vi era una carenza di studi e dati che indagavano il possibile legame tra disagio psicologico e rischio di morte per malattie collegate a problemi cerebrovascolari o cardiovascolari.