L’abbiamo detto più volte, condurre un’attività sessuale appagante è molto importante per una vita di coppia serena. La dottoressa Martha Lee è diventata una leader della risata e di un tipo di yoga che utilizza proprio il ridere come rimedio per rendere il sesso più divertente. Nasce nel 1995 il primo Laughter Club che ad oggi è diventato un fenomeno mondiale con più di 6000 comunità sparse in 60 Paesi.
Psiche e Salute
Dopo Pasqua? La dieta dimagrante col cioccolato
Quante uova di Pasqua vi hanno regalato? Avete la cioccolata sparsa dovunque in casa? Non preoccupatevi, potrete contare sull’aiuto del cioccolato. Una recente ricerca effettuata dalla University della California è arrivata alla conclusione che esiste una forte correlazione tra la frequenza con la quale un individuo si nutre di cioccolata e il suo indice di massa corporea che tende a mantenersi basso.
Primavera, è boom di allergie
Abbiamo da poco terminato i festeggiamenti di Pasqua. Da meno di un mese è iniziata la primavera e gran parte degli italiani cominciano a soffrire delle allergie stagionali. Quasi metà della popolazione è affetta dalla cosiddetta rinite allergica, chiamata comunemente raffreddore da fieno. Le persone sono assalite da starnuti, prurito agli occhi e al naso, tosse e lacrimazione.
Mangiare al fast-food può portare alla depressione
Può capitare a tutti noi di mangiare in maniera poco sana, specie se siamo fuori casa e mandiamo giù patatine fritte con molto olio, hot dog o hamburger, in qualche fast food. L’importante è che non diventi un’abitudine, dal momento che tali cibi non fanno molto bene al fegato e allo stomaco, ed anche perchè, secondo una ricerca condotta dall’Università di Las Palmas de Gran Canaria assieme all’Università di Granada, mangiare al fast-food può portare più facilmente alla depressione, dal momento che chi segue una dieta ricca di hot-dog, ciambelle, fritti, ecc., ha il 51 per cento di probabilità in più di essere depresso rispetto a chi mangia poco questi cibi.
Nomofobia, la paura di perdere il cellulare
Al giorno d’oggi, quasi tutti abbiamo un cellulare, che ci portiamo sempre appresso per poter comunicare con gli altri ed essere raggiungibili ovunque. A volte, però, siamo troppo attaccati ad esso, al punto da avere paura ad uscire o a rimanere senza: questa paura si chiama nomofobia, e i soggetti che ne soffrono provano una forte ansia e nervosismo quando sono senza il loro telefonino.
Come curare lo stress da lavoro?
La situazione economica precaria del nostro Paese ha sicuramente contribuito alla crescita dello stress da lavoro. Il fenomeno coinvolge gran parte degli italiani che, pur avendo una retribuzione fissa e un lavoro stabile, si trovano ad affrontare maggiori impegni con un carico di responsabilità più gravoso. Questo non contribuisce al miglioramento della salute.
Parlare di grasso porta alla depressione
Secondo uno studio condotto recentemente dall’Università dell’Arizona, chi parla continuamente di grasso, di diete e di allenamento, con un’attenzione che sfiora il maniacale, è più portato alla depressione. In effetti, concentrare il focus su questi argomenti potrebbe provocare una certa ansia di perfezione, di come si vorrebbe essere e invece si è.
Niente ansia per la prova costume: la donna formosa piace
È quanto stabilito da una recente ricerca condotta dall’agenzia italiana specializzata in mood marketing communication, la Found!. Tra social network, blog e community on-line si sono monitorate le opinioni di tutti i partecipanti grazie ad un metodo di analisi nuovo chiamato Web Opinion Analysis (WOA).
Lo stress altera le reazioni infiammatorie
Lo stress può avere effetti negativi sul nostro benessere psicologico e anche sulla nostra salute fisica, e può, quindi, renderci più vulnerabili alle malattie. Ciò era già risaputo, ma finora non era ben chiaro come avvenisse tutto questo. Secondo una ricerca condotta da Sheldon Cohen della Carnegie Mellon University, lo stress psicologico cronico fa perdere al corpo la sua capacità di regolare le reazioni infiammatorie.
Perdita di memoria, a volte è lo stress
Anche lo stress può causare improvvisi cali di memoria. Non sempre la perdita di memoria è legata necessariamente alla malattia. Se un adulto o una persona aziana è esposto ad una situazione particolarmente stressante, infatti, può reagire con un senso di smarrimento o improvviso vuoto di memoria.
La timidezza patologica, da cosa deriva?
Quanti di voi sono timidi e si imbarazzano anche a compiere i gesti più semplici? La timidezza, in alcuni casi, però, può sfociare in una patologia che rende gli individui psicologicamente instabili. Quando la timidezza diventa patologica il semplice imbarazzo del momento paralizza l’individuo dal fare qualsiasi cosa avendo anche delle reazioni istintive a livello fisico, come l’arrossamento o la mancanza di parole, il sudore alle mani o la balbuzia.
Bambini iperattivi? I sintomi sono nel sonno
È importante dormire bene. Quando poi i protagonisti del sonno sono i bambini bisogna fare ancora più attenzione al fatto che possano riposare in modo giusto. Ma a volte ci si trova di fronte a dei piccoli troppo aggressivi, molto distratti o iperattivi. Bambini coinvolti in moltissime attività possono ricadere in problemi di respirazione notturna che complicano la situazione di precarietà della salute del piccolo. Come respirano i vostri bambini durante il sonno?
Lo stress da ufficio si combatte con lo sport
Quanti di voi lavorano in ufficio? Molto spesso la vita da impiegato, seguire sempre gli stessi orari e la stessa routine non riescono a soddisfare tutti gli individui. A volte accade che si verifichi un fenomeno chiamato Burnout. Infatti, chi è particolarmente stressato a causa del lavoro può sfociare in sintomi ansiogeni che sfociano anche in attacchi di panico e in situazioni molto tese.
Ansia e depressione spingono i giovanissimi all’alcool
I giovani iniziano sempre prima ad avvicinarsi all’alcool o, anche, al consumo di droghe; secondo una ricerca condotta da Carolyn Mc Carthy del Seattle Children’s Research Institute assieme ad altri studiosi della University of Washington e della Seattle University, a spingere i giovanissimi verso l‘alcool sarebbero, spesso, problemi di ansia e depressione, mentre l’avere un buon rapporto con i genitori o anche con un insegnante può ridurre tale rischio.