Immedesimarsi negli altri, fa bene?

Sapersi immedesimare negli altri è una capacità molto importante per ogni forma di convivenza e di sviluppo individuale e collettivo. E’ un atteggiamento che, se usato in modo corretto può aiutare a comprendere gli altri in profondità e anche se stessi. Si basa su un meccanismo psicologico semplice e complesso nello stesso tempo.

Attacchi di panico, come riconoscerli

Vi siete mai trovati di fronte ad un attacco di panico? Si tratta di un cosiddetto disturbo d’ansia e viene definito Disturbo da Attacchi di Panico. Senza preavviso e senza alcuna forza di poterlo fermare, l’attacco prende il sopravvento sull’individuo facendolo assalire da una paura incredibile. Apparentemente non c’è alcuna ragione che motiva lo spavento provato dall’individuo, ma questa sensazione impedisce qualsiasi comportamento.

Adolescenza e depressione, tutto parte da qui (seconda parte)

La depressione è un modo attraverso il quale l’individuo chiede un sostegno. È una richiesta di aiuto velata che si manifesta con sintomi fisici e psicologici altamente lesivi per il soggetto. Quando ci si trova in una situazione del genere, è bene rivolgersi a dei medici specialistici che possano affrontare con le cure necessarie il tutto. Molto spesso si sceglie fra diverse soluzioni. Utile può essere l’aiuto di uno psicoterapeuta comportamentale che possa aiutare il giovane a migliorare la propria autostima, a capire quali sono le sue reali potenzialità, qual è il modo giusto di potersi relazionare agli altri senza paure e insicurezze immotivate.

Orgasmo femminile, basta anche l’esercizio fisico

Secondo uno studio condotto di recente dall’Università dell’Indiana (IU) pubblicato nel numero speciale di “Sexual and Relationship Therapy”, le donne raggiungerebbero l’orgasmo anche semplicemente praticando alcuni esercizi fisici. Questo fenomeno, già conosciuto da tempo, è stato definito dagli esperti “coregasm”, per via della sua associazione con gli esercizi per i muscoli addominali.

Padri depressi, i figli ne risentono

I bambini sono molto sensibili. Numerose ricerche testimoniano quanto il legame fra genitori e figli sia estremamente forte già dai primi mesi di vita del bambino, in alcuni casi anche quando è ancora nel grembo materno. Ma allo stesso tempo grandi responsabilità per la salute del piccolo vengono date alla madre che, nel modo in cui conduce la gravidanza, può compromettere il suo stato fisico.

Psicoterapia, è utile anche contro la menopausa

La menopausa, con le classiche vampate di calore, la maggiore irritabilità, l’insonnia e gli altri sintomi che caratterizzano le donne in questa particolare fase della vita, può essere trattata efficacemente con la terapia cognitivo-comportamentale. A suggerirlo è uno studio londinese pubblicato sulla rivista “Menopause”.

Stress cronico, colpisce maggiormente le donne

Molti ritengono che la mente possa influire sul deterioramento del fisico. Infatti, è quanto stabilito da una recente ricerca dell’Università della California di San Francisco. Il principale responsabile di problemi a livello fisico, e anche a livello mentale a quanto pare, per gli individui è lo stress. Soprattutto per le donne, quando si parla di stress cronico  c’è da preoccuparsi.

La dipendenza da gioco d’azzardo (seconda parte)

Il Gioco d’azzardo Patologico viene chiamato anche GAP e secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità coinvolge circa un milione e mezzo di italiani. Sicuramente si tratta di un problema che, soprattutto in un periodo difficile dal punto di vista economico come quello che stiamo vivendo, va affrontato. Molti non sanno che la ludopatia assale in modo particolare persone insicure, insoddisfatte e con poca autostima.

La dipendenza da gioco d’azzardo (prima parte)

Gioca responsabilmente. Questo è lo slogan ripetuto alla fine dello spot televisivo in onda da qualche mese  per il Superenalotto. La pubblicità riprende una nota canzone di Toto Cutugno dal titolo “Sono un italiano” per spiegare tutte le motivazioni che spingono gli italiani a giocare e conseguentemente a sognare attraverso questa possibilità che può portare ad una vincita.

Solitudine, può anche uccidere

La solitudine può innescare un circolo vizioso molto pericoloso, rendendoci più vulnerabili a certe malattie, che possono portare anche ad una morte prematura. A sostenerlo è un nuovo studio condotto da un team di ricercatori dell’Università della California a Los Angeles (UCLA), i cui risultati sono stati presentati al meeting “Social Psychology and Perception”.

Solitudine, fa male alla salute

 La solitudine può portare una persona a non prendersi cura di se stessi, nell’aspetto fisico e nella salute, e, secondo una nuova ricerca condotta da John Cacioppo dell’University of Chicago, sarebbe anche direttamente collegata a problemi di salute. Nel suo studio, egli ha infatti riscontrato che la solitudine può portare ad indurimento delle arterie e pressione alta, infiammazioni del corpo e anche problemi nell’apprendimento e nella memoria.

Trauma psicologico, come superarlo

Superare i blocchi, in seguito ad un trauma psicologico, non è sempre un’operazione semplice, tanto più che il nostro continuo “correre” non ci permette di fermarci a comprendere gli eventi della nostra vita che ci hanno toccato profondamente, dando un calcio alla possibilità di stare bene e sentirci sereni.