Il potere benefico delle parolacce

È scientificamente provato che le parolacce fanno bene a corpo e mente. La notizia ci arriva da un esperimento effettuato da Richard Stephens e colleghi, durante il quale, in un primo tempo, i soggetti dovevano immergere la mano in un contenitore pieno di acqua gelida urlando una parolaccia a piacere. Nella seconda fase, i soggetti dovevano ripetere l’operazione senza imprecare.

Il risultato è stato che nella prima fase, i soggetti hanno alzato la loro soglia di sopportazione al dolore di quasi il 50%, a differenza della seconda.

Post-Vacation Blues, lo stress post vacanze

Se vi sentite spossati, avete cefalee persistenti, alterazioni dell’appetito, insonnia e irritabilità verso tutto e tutti, allora forse siete vittime dello stress-post vacanze. Questo particolare tipo di stress, sempre più presente nel mondo industrializzato, colpisce ben il 35% dei lavoratori italiani e si manifesta al rientro dalle vacanze, in uno dei periodi dell’anno potenzialmente più faticosi.

Le cause sono diverse: il cambiamento del ritmo della giornata, dello stile di vita, del modo di nutrirsi uniti all’idea di lasciare attività e persone che abbiamo conosciuto in vacanza. Il disturbo è chiamato anche Post-Vacation Blues: il termine deriva da blue, cioè tristezza, ed è collegato al blues, originariamente canto di malessere e angoscia molto diffuso tra le comunità nere americane di schiavi.

Raccontarsi, l’autocura a portata di penna, o di tastiera

Il vecchio e caro diario ha fatto compagnia a tanti in passato. Esploratori, sognatori, avventurieri e poeti. Ma anche a chi cercava sollievo in un dialogo con il proprio ego. Alessandro Ricci, medico e pittore senese che nell’Ottocento nelle sue avventure in zone inesplorate di Egitto e Sudan si affidò al proprio diario, ora documento storico di valore, per raccontare dei luoghi e dei popoli sconosciuti che incontrava lungo la strada.

Se non siete degli avventurieri e non avete in programma di partire per luoghi remoti e inesplorati, munitevi lo stesso di un taccuino, vi farà bene.

Soldi e psiche, contarli ci fa bene


Stress, ansia e per giunta il calore. D’estate dormire è in media un po più difficile, almeno per chi resta a casa. Ma una ricerca americana ci dice che vi sono delle valide alternative al conteggio delle pecore.

Da un gruppo di ricercatori dell’Università del Minnesota (Usa) diretti da Xinyue Zhou, insieme ad altri ricercatori della Florida State University arriva la conferma che Zio Paperone aveva ragione: contare soldi fa bene a se stessi e aiuta a dormire.

Stress da e-mail? Si va in meditazione

 Per molti professionisti e lavoratori sempre ‘online’ le vacanze non arrivano mai, sempre e dovunque con i loro computer e cellulari: dalla spiaggia alla montagna,dal campeggio al bordo piscina sempre connessi. Non possono fare a meno di inviare messaggi sdraiati sul lettino controllando in continuazione la  posta elettronica.

Sono tutti coloro che sono affetti dal  cosiddetto tecnostress ed in occasione delle prossime vacanze arriva la seconda edizione dei ‘no tecnostress days’, da luglio a settembre, cento giorni di eventi all’insegna del relax, con iniziative in tutte le principali città italiane.

Perché siamo superstiziosi?

La notte di Capodanno è difficile rinunciare a mangiare lenticchie, nella speranza che queste portino soldi, così come vuole la tradizione. Sempre durante la notte di San Silvestro, molti indossano qualcosa di rosso Così come a volte si evita accuratamente di essere in tredici a tavola o di passare sotto una scala. Altre volte, invece, ci facciamo spaventare da episodi innocui, come ad esempio un gatto nero che attraversa la strada.

Ma quali sono le radici della superstizione?