Come predire il futuro…per alcuni

 

Tutto il nostro sapere ed i miti sulle palle di cristallo, i fondi del caffè, i tarocchi e l’astrologia, potrebbe essere strappato via dall’immaginario collettivo a seguiro di una ricerca della Cornell University di Ithaca, nello Stato di New York. La ricerca condotta da studiosi e non da fattucchieri, si intitola “Feeling The Future” e sarebbe uno studio sul come si può “sentire” il futuro. Parliamo di una cosa seria, considerato che la rivista che ha pubblicato il tutto è il Journal of Personality and Social Psychology.

A considerare la possibilità di forzare le suggestioni fino a dimostrare con realtà che le cose accadono, sono state una massa di dati accumulati in circa 8 anni e che porta ad oggi un dibattito molto acceso tra i simpatizzanti ed i contrari a questa teoria.

La psicanalisi di Freud è uno strumento di indagine ancora attuale?

Freud in un certo senso oltrepassa e “sublima” la cultura del Novecento. Infatti il suo percorso teorico, culturale e scientifico, è diventato parte integrante della nostra sensibilità, totalmente metabolizzato dall’interpretazione che diamo del mondo e gli eventi dell’anima.

Il gesto di Freud, ha dunque, concepito un diverso modo di relazionarsi alla della memoria, alla soggettività, al nostro intimo sentire, è come se c’avesse estromesso dal possesso della nostra casa, infranto la nostra innocenza.

La nostra casa ci racconta più delle parole

Di sicuro l’ambiente domestico e il suo arredamento e quindi se questo sia ordinato o meno e se per questo abbiamo una particolare cura per i particolari o se gli preferiamo uno stile minimalista, racconta molto di chi vi abita.

E’ possibile dunque capire ciò che siamo e ciò che vogliamo da noi stessi e dagli altri, semplicemente se guardiamo ed indaghiamo attentamente ciò che abbiamo attorno.

Una cattedrale ad esempio o un vecchio edificio raccontano tanto di noi e dell’ambiente che ci circonda.

Se ciò che passa attraverso i nostri occhi è in un modo, in realtà alla nostra mente arrivano anche altre informazioni. Ci commuove la storia di quella cattedrale o di quel palazzo e cosi fantastichiamo sulla personalità di chi lo ha edificato, dato il suo significato, vissuto e dandoci sensazioni profonde e che vanno ben oltre lo sguardo.

L’espressione della musicoterapia

 

Le sensazioni interne come la pace interiore, oppure il nervosismo forte, la rabbia o quanto altro, possono essere veicolate attraverso la musica. La musicoterapia, infatti, risulta essere una scienza che permette di tenere sotto controllo le proprie emozioni ed agisce principalmente sui disturbi di origine psicosomatica.

L’azione della musicoterapia è positiva, ed agisce solitamente su sintomi come emicrania, insonnia, indigestioni e soprattutto viene adoperata in casi di miglioria per le persone affette da disturbi mentali e motori.

Se gesticoli ti ricordo meglio

Non v’è dubbio, è assolutamente tipico degli italiani, l’abitudine a gesticolare apertamente mentre si parla. E tutto ciò è motivo – a volte molto divertente e a volte un pò meno – all’estero, di prese in giro, motteggi e di ilarità.

Ma per fortuna la psicologia, ‘scienza positivista’ per antonomasia, ci riabilita e ci offre la possibilità di una rivincita.

E’ stato condotto infatti da Pierre Feyereisen dell’ Università di Louvain in Belgio, un test molto interessante che ha saggiato l’importanza del linguaggio del corpo anche in questo specifico aspetto, e così ha preso a campione cinquantanove studenti a cui ha mostrato un video in cui compariva un attore, questi, esprimeva diverse frasi e concetti; ai partecipanti era richiesto un piccolo sforzo di memoria e dunque di ricordarne alla fine il maggior numero possibile.

Conversare con i colleghi per migliorare cognitivamente

 

Studi recenti condotti all’Institute for Social Research della University of Michigan, hanno sottolineato la socialità dell’essere umano, che trascorre buona parte della vita in gruppo. Questo lo distingue sicuramente dagli animali e dalle altre specie. Lo studio parla di migliorie e di opportunità maggiori che possono essere acquisite attraverso il dialogo e l’interazione sociale con i colleghi parlando pure di lavoro, ma immettendoci una personalità intima.
I manager, ad esempio, hanno questo handicap di impegnarsi nello sfruttare la produttività, ma mai pensare all’interazione sociale con chi si trovano di fronte.

Bologna: servizio gratuito offre aiuto psicologico a chi vive il lutto

Per chi non lo sapesse è di Bologna, un servizio gratuito che offre un aiuto psicologico di base per tutti coloro e per le famiglie che vivono la terribile esperienza del lutto. E’ attualmente questa la prima iniziativa che supporta le persone che vivono tale dolorosa situazione, almeno in Italia.

Se ne occupala fondazione ‘Isabella Seragnoli‘ e l’associazione ‘Rivivere‘, due realta’ che si sono sempre occupate di tali problematiche e hanno stretto una collaborazione.

Vediamo come gestire le emozioni

 

Oggi parliamo dello studio condotto da Bianca Maria Fracas, Psicologa e consulente sessuale, che parla di emozioni. Le emozioni di cui parliamo sono i sentimenti di gioia, dolore, paura, amore, solitudine, rabbia, tristezza e lo stress.

Questi stati d’animo sono quelli che proviamo quotidianamente in ogni momento della giornata e che ci danno il senso di vivere la vita. L’equilibrio emozionale è alla base del benessere psicofisico e l’organismo, come sistema integrato tra mente e corpo, fa si che il pensiero positivo corrisponda allo stato d’animo delle persone e quindi se il fisico, le cellule, gli organi ed il sistema di difesa stanno bene, anche la psiche, intesa come emozioni e quanto altro ci fa stare bene, tranquilli e sereni.

Il portafortuna funziona per volontà

 

Quante volte ci siamo completamente affidati ai riti scaramantici ed alle superstizioni per la buona riuscita di un nostro obiettivo? Forse troppo spesso. Una ricerca condotta da Lysann Damisch del dipartimento di Psicologia dell’Università tedesca di Colonia e pubblicato sulla rivista Psychological Science, ha però dichiarato che la superstizione sia d’aiuto solo perchè aumenta la fiducia in noi stessi e di conseguenza si può parlare di autoefficacia dell’io posso.
La supersizione di conseguenza è qualcosa che anche a livello patologico ed attraverso rituali scrupolosi, può creare dei problemi alla psiche diventando addirittura ossessione. I portafortuna, d’altro canto, hanno un ruolo importante per la psiche se utilizzati con cautela. Praticamente, l’influenza positiva che possono avere per la nostra mente è rilevante nella riuscita dei casi.

L’invidia incide sulla scelta dello smartphone

 

Nell’epoca digitale, il possesso degli strumenti hi-tech di tendenza e comunicazione, sicuramente fa si che molte persone si sentano “meglio” solo mostrando questi oggetti. I ricercatori dell’università olandese di Tilburg: Niels van de Ven, Marcel Zeelenberg, e Rik Pieters, si sono dedicati a questa ricerca ed hanno pubblicato uno studio su alcuni comportamenti d’acquisto.

Buona parte dei risultati pubblicati sul Journal of Consumer Research, spiegano il perchè di alcuni acquisti mossi dall’invidia. Le persone, per ottenere il proprio oggetto della ricerca (veramente desiderato) è disposta a pagare fino ad 80 euro in più. Gli oggetti dell’inchiesta sono stati l’iPhone di Apple ed il BlackBerry di RIM.

Psicologia ed obesità per gli Americani

 

Nel Governo degli Stati Uniti d’America è stata presa la decisione di mettere un freno al crescendo dell’obesità tra i bambini. L’idea è quella di poter utilizzare la psicologia ed il nesso con le mense scolastiche per far si che si “impari” e si “capisca” come mangiare.

L’obiettivo lanciato dal Dipartimento dell’Agricoltura ha già fatto investire ad oggi ben 2 milioni di dollari, per l’invio dei messaggi psicologici subliminali e rivolti ai bambini per migliorare la propria alimentazione.

Donne e segreti, un binomio impossibile

 

Le informazioni giunteci dalle ricerche condotte in Europa fanno capire che tra donna e segreto, non c’è sintonia. Infatti, il sondaggio condotto in una catena di negozi della Esquires Coffee Houses con interviste a 4.000 donne, ci ha ricondotto a dichiarare che una donna non è in grado di mantenere un segreto per più di 34 ore.

Ovviamente non è una certezza scientifica, ma dobbiamo anche considerare del fatto che su queste 4.000, una ogni 10 non riesce a tenere il segreto per più di 45 minuti.

Il rapporto tra cuore e mente

 

Secondo il senso comune, il cervello è la base dei pensieri razionali, mentre il cuore è la base di partenza di tutte le emozioni e tutti quei fenomeni che vengono definiti irrazionali. Oggi vediamo però la relazione che c’è tra il cuore e la mente e quindi delle capacità di emozionarci con il cervello.

Già nel 1995, lo psichiatra Stephen Porges, professore all’Università dell’Illinois di Chicago, parlò della teoria di Polivagale, che spiega come il cuore interviene nelle relazioni sociali e regola il battito cardiaco. Ad influenzare la HRV (Heart Rate Variability), sarebbe quindi questo organo che permette di regolare la nostra capacità di prendere decisioni e controllare lo stress ed altre emozioni. Il basso HRV, porta anche a patologie come la depressione e l’autismo. Il HRV alto, invece, farebbe si della riuscita del riconoscimento delle emozioni altrui.

La TV espediente per l’ipocondria

 

Un recente studio condotto dall’University of Rhode Island ha dichiarato che molto probabilmente l’ipocondria è una patologia favorita anche dalle serie televisive che hanno ambientazioni ospedaliere. I ricercatori, hanno notato infatti, che buona parte dei pazienti che guardano serie ambientate in ospedali (Dr. House, Scrubs, Amico mio, La dottoressa Giò, E.R. e tanti altri ancora) sono le prime vittime dei comportamenti lesivi e preoccupati nei confronti dello status di salute.
Tutto questo “vedere persone malate” porterebbe infatti i soggetti ad avere forme di ipocondria. Le serie in questione che sono state analizzate a campione, hanno dimostrato come il trattamento di malattie diffuse come temi, non facciano altro che impostare i pazienti su una sorta di fobia incontrollata dei propri meccanismi psicologici che li renderebbe influenti sotto certi comportamenti.