Infertilità, scoperto legame con depressione, ansia o altri disturbi mentali

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Esiste una relazione tra infertilità, depressione, disturbi d’ansia o altre condizioni psicopatologiche nella popolazione femminile? Fino ad oggi gli studi effettuati sull’argomento erano basati su singoli casi clinici, la ricerca che viene qui presentata, al contrario, è stato condotta in Danimarca ed ha riguardato una popolazione di quasi centomila donne con diagnosi di infertilità tra il 1973 e il 2008, i cui dati sono stati incrociati con quelli presenti sul Danish Psychiatric Central Registry che fornisce informazioni sui su ricoveri per disturbi psichiatrici.

Povertà, stress e livello di benessere, esiste un legame?

 

Esiste una relazione tra povertà, stress, livello di benessere e salute nelle persone? Il dottor Thomas Fuller-Rowell, ricercatore presso l’University of Wisconsin-Madison, ha condotto uno dei primi studi che hanno considerato l’impatto che la discriminazione di classe può avere sullo stato di salute delle persone. Fino ad ora gli studi effettuati si erano concentrati in particolar modo sui legami tra povertà e cattiva salute. Secondo Fuller-Rowell, lo studio, pubblicato online su Psychological Science, suggerisce che lo stress causato dalla discriminazione in base alla classe sociale può essere un fattore importante per spiegare l’influenza negativa della povertà sullo stato di salute.

Genitori con disturbi legati ad ansia sociale? Possono trasmetterla ai figli

Soffrire di un disturbo d’ansia sociale rappresenta una condizione che aumenta la probabilità di avere dei figli che presentano vissuti e comportamenti legati all’angoscia, secondo una ricerca condotta presso il Johns Hopkins Children’s Center e che verrà pubblicata sulla rivista Child Psychiatry and Human Development. Secondo i ricercatori, le persone che soffrono di disturbo d’ansia sociale metterebbero in atto uno specifico sottoinsieme di comportamenti responsabili di aumentare i livelli di ansia nei bambini. Tra questi comportamenti, individuati dai ricercatori, sono stati inclusi anche la mancanza o l’insufficiente presenza di calore e di affetto e la tendenza a rivolgere critiche o a manifestare dubbi verso la prole.

Litio, disturbo bipolare ed orologio biologico, scoperto nuovo legame

Il disturbo bipolare è una condizione clinica caratterizzata dall’alternanza di umore elevato, mania e depressione e riguarda un numero di persone compreso tra l’1% e il 3% della popolazione generale. Sebbene il trattamento più diffuso ed efficace nella cura di questo disturbo negli ultimi 60 anni sia stato il sale di litio (cloruro di litio), pochi sono stati gli studi finalizzati a scoprire gli effetti del farmaco su alcuni meccanismi cerebrali.

Ansia e disturbi di personalità, qual è il ruolo dei fattori genetici?

I disturbi di personalità evitante e dipendente, caratterizzati tra l’altro da tratti ansiosi, potrebbero essere determinati principalmente da fattori genetici, secondo uno studio del  Norwegian Institute of Public Health. Le persone con questi disturbi condividono un comune tratto di ansia che, tuttavia, è legato ad un atteggiamento diverso nei confronti delle relazioni con l’altro.

La timidezza patologica, da cosa deriva?

Quanti di voi sono timidi e si imbarazzano anche a compiere i gesti più semplici? La timidezza, in alcuni casi, però, può sfociare in una patologia che rende gli individui psicologicamente instabili. Quando la timidezza diventa patologica il semplice imbarazzo del momento paralizza l’individuo dal fare qualsiasi cosa avendo anche delle reazioni istintive a livello fisico, come l’arrossamento o la mancanza di parole, il sudore alle mani o la balbuzia.

Padri depressi, i figli ne risentono

I bambini sono molto sensibili. Numerose ricerche testimoniano quanto il legame fra genitori e figli sia estremamente forte già dai primi mesi di vita del bambino, in alcuni casi anche quando è ancora nel grembo materno. Ma allo stesso tempo grandi responsabilità per la salute del piccolo vengono date alla madre che, nel modo in cui conduce la gravidanza, può compromettere il suo stato fisico.

Paura della solitudine? La soluzione è sposarsi!

Si ama per non restare soli? Non capita a tutti di incontrare l’anima gemella né tantomeno di essere folgorati da un colpo di fulmine. A volte si attraversano dei periodi molto difficili nella propria vita e a volte si commettono errori che coinvolgono anche altre persone. Tante sono le coppie formatesi non per amore, ma per paura di restare soli. Infatti, non risultano strani i risultati di una ricerca condotta da match.com che evidenzia come gran parte degli uomini abbiano dichiarato di non avere problemi a sposare una donna che non amano.

La sindrome del lavoratore precario esiste

Stiamo vivendo un momento molto particolare per il nostro Paese. In tempi in cui si parla di rettifica dell’art. 18 della Costituzione Italiana, in cui i giovani ne hanno le tasche piene di contratti a tempo determinato e di instabilità del proprio futuro lavorativo, non si può non pensare ad una patologia che colpisce gran parte della popolazione giovanile, soprattutto in Lombardia. Si tratta della cosiddetta Sindrome del lavoratore precario. Coloro i quali si trovano in una situazione “non chiara” a livello lavorativo sono maggiormente soggetti a soffrire di disturbi d’ansia e da depressione.

Come interpretare i sogni? (terza parte)

Non si finisce mai di stupirsi. È incredibile quanti significati si possono nascondere dietro i sogni che facciamo tutte le notti. Le emozioni, le paure, gli eventi della vita quotidiana, tutto questo influenza ciò che di notte immaginiamo ci stia realmente accadendo. Tra immagini oniriche e realtà molto spesso ci sono delle corrispondenze. Infatti, poco prima vi abbiamo accennato quali possono essere i significati dei sogni che le persone fanno in modo più ricorrente. Tra questi, c’è anche l’ascensore.

Come interpretare i sogni? (seconda parte)

I sogni possono avere diverse funzioni. Infatti, molto spesso ripercorriamo durante la notte un episodio o una vicenda che ha colpito fortemente la nostra esistenza. Di solito, in questo caso, il sogno ha la funzione di analizzare nel particolare ciò che è accaduto facendocelo rivivere. Oppure in altri casi si parla di sogni compensatori, ovvero di momenti o persone della nostra vita che cerchiamo di compensare considerandole da un punto di vista nuovo.

Come interpretare i sogni? (prima parte)

Quanti di noi si svegliano al mattino pensando al sogno che hanno appena fatto? Molto spesso la mattina non ci si ricorda più nulla oppure non si dimentica nessun dettaglio di ciò che ha accompagnato la nostra notte. Da Freud a Jung, la psicologia ha inteso studiare cosa sono i sogni e come interpretarli. Recenti ricerche hanno confermato che durante la fase REM gli individui sognano e questo può avvenire anche più volte durante la notte per un ciclo di circa quindici-venti minuti ogni ora e mezza.