Solitudine: siamo abituati a considerarlo uno status necessariamente negativo, specie oggi in cui l’avvento del social a tutti i costi ci ha trasformato in identità interconnesse a decine di altre in un nanosecondo. Si può essere ancora soli nell’era del social network? Beh, sì, dal momento che tra contatto e relazione interpersonale intercorre uno spazio che potremmo paragonare a quello conoscente-amico. Il contatto lo conosci sì ma solo di vista.
Bisogna operare un distinguo tra solitudine provocata dal fallimento delle relazioni e della vita sociale, ovvero il rimanere soli, e solitudine ricercata per restare da soli con se stessi, ritrovare l’equilibrio, una pausa benefica dal resto del mondo quando c’è bisogno di ritrovare la strada in solitaria, quando i compagni di viaggio che abbiamo al nostro fianco hanno intrapreso percorsi inconciliabili con il nostro modo di vivere e di guardare il mondo.