Storie da una notte, sesso occasionale piace alle donne come agli uomini

 Uomini e donne, diversi sotto molto aspetti ma molto più simili di quanto non si credesse sul fronte sesso. E’ lo psicologo Terri Conley dell’Università del Michigan, in uno studio pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica Journal of Personality and Psichology, a sfatare un luogo comune che vuole le donne meno interessate al sesso occasionale perché più attratte da relazioni stabili e sesso con amore.

In realtà, se le donne dicono no all’avventura di una notte spesso è perché temono di non raggiungere il piacere. Un partner appena conosciuto, si sa, solitamente può rivelarsi egoista sotto questo punto di vista e dunque la donna spesso preferisce rinunciare. Ma cosa fa dire di sì alle donne al sesso con uno sconosciuto?

Litigi nella coppia, la colpa è dei genitori

Ogni coppia ha una storia a se stante, e se fino ad oggi credevate che nella coppia il DNA familiare non c’entrava, stavate sbagliando di grosso. A discutere su questo argomento sono stati i ricercatori della University of Minnesota negli Stati Uniti d’America, che dopo una ricerca hanno concluso quanto e come la famiglia influenza a livello interno le decisioni di vita di una persona.

Questo post è dedicato sicuramente a chi in un rapporto di coppia è solito fare discussioni aberranti e portarle avanti per ore, anche quando sembra che tutto sia finito. Ci aiuta a capire da dove viene la poca voglia di voler terminare la discussione, bensì di continuare a “martellare” sul partner. La colpa di questo atteggiamento sarebbe derivante proprio dalla mamma e dal papà.

Le quattro posizioni di vita

 Cos’è la posizione di vita? Lo spiega sapientemente Rika Zarai in Libera le tue emozioni. E’ il modo in cui affrontiamo le persone, gli avvenimenti, la nostra presentazione di fronte agli altri, il nostro schema abituale di rapportarci al mondo. La Zarai propone un piccolo esercizio per riuscire ad identificare la nostra posizione di vita ovvero pensare alla nostra reazione nel caso di un affronto, anche solo verbale. Come reagiamo?

  1. Ci domandiamo come mai il nostro interlocutore ci stia aggredendo.
  2. Rispondiamo aggredendolo a nostra volta.
  3. Stiamo male, giriamo a vuoto e continuiamo a ripensarci.
  4. Non reagiamo perché non ne vale la pena.

Coppia duratura se si parla allo stesso modo

Per essere felici in una coppia, sarebbe discriminante essere simili sotto certi aspetti. Ma di cosa stiamo parlando nel dettaglio? Secondo gli psicologi di tic verbali, piccole vocine passionate, tormentoni ripetitivi ed accento. A raccontarlo, lo studio pubblicato di recente sulla rivista Psychological Science a discrezione della dottoressa Molly Ireland, psicologa dell’Università del Texas, che mettendo a punto una ricerca chiamata “LL – Love Language“, racconta che le coppie che parlano nella stessa modalità, o “imparano” a parlare allo stesso modo, hanno maggiore possibilità di sopravvivenza.

La ricerca ha visto un’analisi comparativa tra il linguaggio di 40 uomini e di 40 donne, con una età media che di 19 anni e che hanno partecipato ad una sessione di speed date. Lo speed date, per i pochissimi che ancora non lo sanno, è un gioco “d’azzardo” di incontro tra una coppia sconosciuta che in pochi minuti si presenta e verifica se scoppia il colpo di fulmine, trovando così la propria anima gemella. Molly Ireland, insieme ai suoi colleghi, sono andati a trascrivere tutte le conversazioni di questa sessione abbastanza lunga di speed date, traducendo poi le conversazioni in file audio ed immettendole in un software cognitivo, che ha effettuato l’analisi del testo secondo una procedura specifica.

Genitori single: come vivere con un solo amore

Per la procreazione ci vuole la coppia. Queste le parole della Chiesa al nuovo caso di attualità, che vede la proposta di affidare i bambini ai genitori single. Discorso storico che vede tante realtà insieme scontrarsi, la Legge per parlare di adozioni, la Chiesa sulla procreazione, la Psicologia per la visione completa dell’umanità etero e tante altre materie ancora.

Quello che interessa oggi a noi è però l’aspetto psicologico della presenza di un bambino dove c’è un genitore single. Seppur tempo fa, vi abbiamo parlato di quanto “a modo loro” i single stanno bene da soli, oggi ci interessa più pensare alla salute dei bambini che quelle dei singoli individui che per completare il proprio desiderio di autorealizzazione e di conseguenza, andarsi a mettere su un piano ancora più alto della gerarchia dei valori, tenta di diventare un super individuo, completando il suo percorso da solo, anche nell’avere figli e senza la base di una famiglia con dei valori storici.

Litigare, coppia felice se il partner ha il controllo delle emozioni negative

 Oggi è San Valentino e mai come in questo giorno i litigi di coppia sono sgradevoli. Spesso si cerca il modo di non litigare sempre come panacea di tutti i mali d’amore eppure un recente studio ci avverte che più che sul quanto si litiga con il partner ci si dovrebbe concentrare sul come.

Proprio così, perché ad influire sulla durata e sulla felicità di una relazione sono anche le modalità con cui si risolvono i conflitti, nello specifico il post litigio. Cosa avviene nella coppia dopo un litigio? Se almeno uno dei due litiganti reagisce bene e riesce a gestire le emozioni negative, dissipando la tensione nei confronti dell’altro, allora ci sono buone probabilità che l’amore resista anche a scossoni continui e battibecchi frequenti.

In amor vince chi si nasconde

In tema d’amore, proprio oggi che è San Valentino, parliamo delle novità in campo comportamentale degli atteggiamenti amorosi. Un vecchio detto dice: “In amore vince chi fugge“, ma al giorno d’oggi sembra non essere più così. Le fonti da cui attingiamo questi dati, non sono le centinaia di manuali scritte ogni anno dagli psicologi, oppure i siti web che parlano d’amore e di frasi romantiche da scrivere, o ancora non arrivano dai bigliettini dei Baci Perugina, né dalle parole di un gioielliere che ci vuole convincere che pur senza parole la faremo innamorare con un gioiello.

Il nuovo modus vivendi del corteggiatore, viene da uno studio degli psicologi dell’Università della Virginia, secondo i quali, l’uomo che risulta più attraente per una donna è colui che riesce ad essere schivo, freddo, distaccato ed a volte anche apatico con la sua compagna.

Vita di coppia, uscire in quattro fa bene

 Se per San Valentino avete rifiutato di uscire insieme ad una coppia di amici o un fine settimana in compagnia, ripensateci, specie se non siete proprio agli inizi di una storia d’amore. Combattere la routine che spesso insidia una relazione consolidata chiama in gioco fantasia, allegria, impegno e…l’aiuto degli altri. No, non del terapista bensì degli amici, di altre coppie, da coinvolgere in uscite a quattro per ridare slancio in toto alla vita di relazione.

Ad appurare quanto era noto da tempo è un recente studio della Wayne State University, che svela come le coppie che integrano altre coppie nella loro vita sociale hanno maggiori probabilità di instaurare un rapporto felice e soddisfacente.

San Valentino, la formula chimica dell’amore

 Il 14 febbraio si avvicina tempestando di cuoricini vetrine e pensieri. Una data attesa, seppur per differenti ragioni, da innamorati in due, singles, traditori e traditi, sognatori che inseguono amori non corrisposti, seduttori. In occasione di San Valentino, a fare un regalo a tutti i profili di innamorati è il Consiglio Nazionale dei Chimici che ci svela nientepocodimenoche la formula dell’amore o meglio delle varie forme del sentimento galeotto.

Eh, già, perché l’amore, spiegano gli esperti, è tutta una questione di chimica. Gli ormoni in subbuglio, tra alti e bassi, determinano il nascere, l’evolversi e persino il finire di una relazione amorosa. Una storia che scaturisce da una forte attrazione fisica ha inizio con alti livelli di testosterone: è la fase dell’innamoramento, quando alti valori di feniletilamina, un neurotrasmettitore, portano gli innamorati ad avvertire il bisogno di vedersi e sentirsi di continuo.

Le donne scelgono gli uomini?

 

Cambiano i modi di vivere e cambiano le abitudini…anche nei rapporti di coppia. Sembra infatti che i tempi dei corteggiamenti romantici e cavallereschi in cui gli uomini facevano il primo passo verso le donne, siano finiti. Donzelle e cavalieri, principesse e briganti, lasciano infatti il passo alla donna forte, intraprendente nella coppia e soprattutto piena di iniziative. Il cambiamento sembrerebbe essere insito in una serie di ragioni legate all’evoluzione.
Per far nascere, coltivare e portare avanti un amore, ci vogliono sia il tempo che la pazienza ed in questo le donne hanno un ruolo di primaria importanza. Esse infatti possono avere determinati comportamenti che possono essere ispirati dal carattere. Possono essere immediate, premurose, complici, sensuali e tutta una serie di atteggiamenti che difficilmente possono riscontrarsi nell’uomo. Inoltre, la donna può lasciare intorno a se una scia di interesse che difficilmente l’uomo riesce a fare nei confronti del (ormai ex) gentil sesso.

Poche confidenze in ufficio!

Quanto vi raccontate di solito? E soprattutto quanto parlate di voi stessi con i colleghi d’ufficio? Sia chiaro aprire una porta su se stessi e sulla propria vita privata in ufficio è una scelta che può anche andar bene se oculata e se riusciamo a dare la nostra confidenza a “piccole dosi”.

Del resto è risaputo, quando si tratta di lavoro e di ambiente di lavoro..ci inoltriamo per sentieri non sempre lineari. Proviamo allora a seguire i consigli dello psicologo e sociologo Enrico Cheli, autore di Le relazioni interpersonali (Xenia Edizioni):

Tenete a bada l’impulsività, la voglia di dire tutto a tutti, ascoltate sempre i segnali che vengono dall’ambiente e verificate il feedback delle confidenze. Parlare del privato è positivo solo se il clima relazionale in ufficio è sciolto, sociale: allora aprirsi viene naturale. Se invece l’atmosfera è formale, bisogna capire con chi parlare di sé e con chi no. Infine, quando l’atmosfera è conflittuale, è meglio lasciar perdere. E’ importante dunque prestare particolare attenzione al modo in cui parli di te. Prima verifica se l’argomento è d’interesse per l’interlocutore, e se è questo è disponibile ad aprirsi a sua volta. Ci vuole reciprocità nei rapporti, altrimenti si rischia di sembrare narcisisti ed egocentrici con un effetto boomerang: finisci per creare barriere invece che ponti.

Fare sesso durante la gravidanza fa bene

 

E’ stato dato l’ok dei medici nel fare sesso in gravidanza. Risulta sicuro e con poche complicanze. A dichiararlo è il Canadian Medical Association Journal, su ricerche ed analisi di alcuni ricercatori canadesi che hanno isolati i rarissimi rischi legati ai rapporti sessuali con la gravidanza.

Evidenziando i rischi, ovviamente tra i più diffusi ci sono il rischio di parto prematuro, l’infiammazione pervica, una emorragia nel caso di placenta previa oppure i trombi. Però, secondo i dati diffusi, tutti questi rischi sono contraddittori e limitati, perchè i casi sono veramente rarissimi.

Il sesso per gli uomini e le donne

 

Di solito pensiamo al sesso solo in due modi o come una conseguenza dell’amore, tutt’al più come un’alternativa, ossia qualcosa da goderci restando “in attesa di quel quid..”. Per gli scienziati in realtà esiste una terza interpretazione. Afferma infatti Susan, autrice del saggio The Chemistry of Connection (amazon.com):

Il sesso è uno strumento messo a disposizione dalla natura per scatenare in noi quelle reazioni chimiche che sono il presupposto dell’attaccamento e dell’amore.

Sicuramente ridurre tutto ad una questione di molecole, può sembrare riduttivo, ma una cosa è certa: l’eros è uno degli strumenti chiave di una relazione. E se è vero che un sesso di scarsa qualità può far naufragare  un rapporto, quello “giusto” può far sì, che in certi momenti, le cose con lui funzionino meglio. Basta sapere quali corde muovere..

Il cervello innamorato di uomo e donna

 

Secondo un recente studio fatto da un gruppo di scienziati dell’university College di Londra, poi pubblicato sulla rivista Plos One, quando siamo innamorati la differenza nel genere non esiste. Spieghiamoci meglio. Il cervello sia maschile che femminile, reagisce allo stesso modo e soprattutto non è più razionale.

Questa scoperta è venuta fuori dopo l’analisi effettuata sulle aree del cervello, anche per verificare i livelli di amore e di odio.