Gelotofobia, la paura di essere derisi

 A quanti di noi durante una discussione è successo di avere paura di essere derisi dagli altri? La maggior parte di noi teme il confronto con gli altri e spesso questa tensione diventa così forte da bloccarci e mostrando agli altri  che davvero non siamo all’altezza della situazione; questo capita anche quando siamo perfettamente in grado di affrontare il problema ma restiamo paralizzati dalla paura di essere derisi, paura che prende il nome di gelotofobia; è vero che siamo tutti  gelotofobi?

Basta con i litigi in ufficio!

Gestire i conflitti sul posto di lavoro è molto difficile. Tuttavia la capacità di agire in modo positivo in queste situazioni non solo ci permette di vivere in un ambiente professionale più sereno, ma può anche rappresentare un requisito chiave per la nostra carriera.

Psicologia, la terapia sistemica familiare

 Vi abbiamo già parlato di varie tecniche di miglioramento in grado di risolvere vari tipi di deficit, oggi invece vi parliamo di una nuova tecnica psicologica, la terapia sistemica familiare. Questa terapia si differenzia dalle altre perchè, pur avendo come scopo quello di guarire le patologie dell’individuo, non si limita ad operare esclusivamente sul soggetto, ma anche sul contesto in cui vive.

Superare un divorzio

Il divorzio è, per definizione, un evento traumatico. Nessun matrimonio sereno finisce con la separazione: si tratta quindi dell’epilogo doloroso di una situazione estremamente complessa. Al di là delle cause che hanno portato a questa scelta, dobbiamo capire come sopravvivere a questa crisi in modo maturo ed evitare conseguenza psicologiche gravi.

Il buon samaritano

A volte le cronache ci narrano spiacevoli episodi in cui persone in difficoltà (ad esempio vittime di violenza o di malori) nonostante si trovino il luoghi pubblici e frequentati, non ricevono aiuto da chi li circonda. Molto spesso gli individui riescono ad essere altruisti con familiari, amici, colleghi, ma faticano a dimostrare la stessa generosità con degli sconosciuti. Perché succede questo?

Comunicazione non verbale, sai riconoscere i segnali?

 Quando parliamo con qualcuno lo ascoltiamo e confrontiamo il nostro punto di vista con il suo focalizzando l’attenzione su quello che ha da dirci; è un atteggiamento comune che però esclude l’importanza della comunicazione non verbale. La comunicazione, infatti, non è fatta solo di parole ma è accompagnata da una serie di segnali che, se ascoltati, possono darci informazioni molto più accurate sulle idee e le intenzioni del nostro interlocutore.

Come far funzionare una relazione

Amarsi, ma a fatica. Le storie d’amore importanti, che coinvolgono la coppia in modo completo, richiedono uno sforzo non indifferente. Non mi riferisco alle storie nuove, i legami appena nati si sa sono ricchi di complicità e leggerezza. I primi tempi ci si emoziona scoprendosi, un uomo e una donna che si frequentano da poco si perdono l’una nell’altra senza porsi troppe domande. Mi riferisco alle storie che coinvolgono la coppia ormai solida, alle storie di una vita che portano alla convivenza.

Cosa succede quando la coppia si consolida? si ha più consapevolezza della vita a due, si conosce bene il partner, al punto che quasi senza accorgersene si smette di ascoltare l’altro e ci si concentra solo su se stessi.

L’importanza di comunicare con il corpo

La comunicazione avviene a vari livelli. Oltre che verbalmente, comunichiamo molto anche senza parole, attraverso il linguaggio del corpo. Possiamo esprimere dei concetti a parole e contemporaneamente comunicare il contrario fisicamente o viceversa, convincere il nostro interlocutore della validità delle nostre tesi accompagnando il discorso con una gestualità fisica appropriata.

Saper controllare il proprio corpo per poter esprimere al meglio ciò che vogliamo può essere utile sotto diversi aspetti e in varie situazioni, perchè Il corpo catalizza l’attenzione dell’interlocutore più dei discorsi.

Amici o colleghi?

Trascorriamo sul posto di lavoro una gran parte delle nostre giornate. Siamo così a stretto contatto con i nostri colleghi e questa situazione ci porta ad un interrogativo piuttosto spinoso: quanto conviene parlare di sé in ufficio? E quanto possiamo entrare in confidenza con i colleghi?

Amore a distanza: istruzioni per l’uso

Ci si incontra, ci si piace, sboccia l’amore. Ma in un mondo in continuo movimento è sempre più facile che i due partner siano divisi da moltissimi chilometri. Che la storia a distanza nasca come proseguimento di un flirt in vacanza, come sviluppo di una conoscenza su Internet o in seguito ad un trasferimento di lavoro, l’importante è la determinazione nel voler far sì che il rapporto non solo funzioni, ma sia capace di compensare le lunghe attese prima di ogni incontro.

Costruire una squadra vincente

Il lavoro di gruppo in azienda è di vitale importanza per mantenere un’organizzazione efficiente e motivare i dipendenti. Tuttavia molto spesso i singoli individui fanno fatica a collaborare attivamente con gli altri membri. Il team building è  la soluzione ideale e creativa per superare questo problema, avvicinando in modo formativo diversi tipi di personalità e competenze. L’obiettivo è creare fiducia e interazione.

Scena muta, come combatterla per evitare figuracce

 Quante volte vi è capitato di parlare con amici, parenti o peggio ancora colleghi di lavoro e ritrovarvi improvvisamente senza niente da dire?
Anche quando partecipiamo ad argomenti che catturano il nostro interesse può capitarci di fare scena muta, di sentirci come se avessimo terminato tutti gli argomenti, ci ritroviamo con il cervello in tilt e l’unica cosa che ne consegue è uno spiacevole senso di imbarazzo; cosa fare allora per evitare di fare scena muta?